Stampaggio a iniezione della plastica: caratteristiche

Stampaggio a iniezione della plastica

Lo stampaggio a iniezione della plastica è un processo di produzione industriale, il quale viene utilizzato per la realizzazione di parti e componenti in materiale plastico. Questo metodo si basa sull’iniezione del materiale all’interno di una matrice, che ne determina la forma finale.

La caratteristica principale dello stampaggio a iniezione è l’altissima precisione con cui vengono prodotte le parti, grazie all’utilizzo di sofisticati macchinari. Perciò, se vuoi saperne di più su questo processo, continua a leggere questo articolo, a breve ti mostrerò le caratteristiche di questo processo di produzione.

Vediamo ora, quali sono le altre principali caratteristiche di tale processo.

Stampaggio a iniezione della plastica: Fasi

Per lavorare la plastica con metodo a stampaggio, esistono delle fasi da seguire, ovvero:

  • Inserimento della plastica nel macchinario;
  • Fusione dei polimeri termoplastici;
  • Iniezione della plastica nello stampo;
  • Solidificazione della plastica;
  • Estrazione del materiale stampato.

Detto questo, ora che sa quali sono i passaggi fondamentali di tale processo, vediamo adesso quali sono le principali caratteristiche.

Stampaggio a iniezione della plastica

Lo stampaggio a iniezione della plastica è un metodo particolarmente versatile, infatti, è possibile utilizzarlo per la realizzazione di parti e componenti di qualsiasi forma e dimensione.

 Inoltre, questo processo di produzione può essere utilizzato con una vasta gamma di materiali plastici, tra cui il policarbonato, l’ABS, il nylon e il policloreto di vinile. Ciò rende lo stampaggio a iniezione particolarmente adatto per la realizzazione di parti e componenti destinati a diversi settori applicativi.

Un altro importante vantaggio dello stampaggio a iniezione è la possibilità di realizzare parti e componenti con caratteristiche estetiche particolarmente ricercate. Infatti, i materiali plastici utilizzati per questo processo di produzione possono essere colorati in modo da ottenere componenti dall’aspetto personalizzato. Inoltre, questo processo permette di ottenere parti e componenti con una eccellente precisione dimensionale.

I materiali plastici utilizzati per questo processo di produzione infatti presentano un’elevata resistenza alla deformazione e alla rottura.

In conclusione, lo stampaggio a iniezione della plastica è un processo di produzione particolarmente vantaggioso sotto diversi aspetti.

Quindi, se stai cercando degli esperti nello stampaggio a iniezione, rivolgiti a noi di Mediatecsrl. Siamo un’impresa competente ed esperta nel settore, inoltre, utilizziamo tecnologie d’avanguardia per la realizzazione delle richieste dei nostri clienti.

Se hai bisogno di maggiori informazioni contattaci ora all’indirizzo email: info@mediatecsrl.it o al numero: 0423 614169.

Nylon 66: caratteristiche e scheda tecnica

nylon66

Il nylon è una fibra sintetica inventata negli USA nel 1935, viene ottenuta da poliammidi e fin da subito è stata impiegata nell’industria dell’abbigliamento e nell’industria dei prodotti stampati ed estrusi.

Si tratta di fibre sintetiche ottenute per filatura di polimeri con eccellenti proprietà meccaniche e un’ottima stabilità dimensionale. Il nylon 66 è resistente a molte sostanze chimiche e ha buone proprietà elettriche, inoltre è suddivisibile in 2 tipi, a seconda del tipo di polimero impiegato, ovvero:

  • Nylon 6,6: ottenuto dall’esametilendiammina costruito con due monomeri;
  • Nylon 6: ottenuto dal caprolattame con ossatura formata da sei atomi di carbonio.

Oltre a questi due esiste anche il nylon 11, ottenuto dall’olio di ricino.

Se fino ad ora, hai trovato interessante sapere di più riguardo a questa fibra, continua a leggere questo articolo. A breve ti mostrerò tutte le caratteristiche dettagliate del nylon 66 attraverso una scheda tecnica, e ti mostrerò anche le sue varie applicazioni.

Detto questo, vediamo alcune caratteristiche di questa termoplastica.

Il nylon 66 è appunto, una termoplastica forte e rigida con un elevato punto di fusione, infatti, viene utilizzato molto spesso in applicazioni in cui sono richieste alte temperature e/o resistenza chimica, come ad esempio:

  • nell’isolamento elettrico;
  • nelle parti automobilistiche.

Si tratta di una termoplastica con una buona resistenza all’abrasione e presenta proprietà di basso attrito, che lo rendono quindi, ideale per cuscinetti e ingranaggi.

Nylon 66: Scheda Tecnica

Il nylon 66 è classificato nel gruppo dei tecnopolimeri grazie, appunto, alla sua elevata resistenza e rigidità e inoltre, può essere utilizzato per la produzione di:

Inoltre, è disponibile in una varietà di gradi, ciascuno con proprietà diverse che lo rendono adatto ad applicazioni specifiche, Il nylon 66 infatti, è uno dei gradi più comuni di nylon grazie alla sua forza, rigidità e resistenza.

Se desideri ricevere maggiori informazioni contattaci all’indirizzo email: info@mediatecsrl.it o al numero: 0423 614169.

Lavorazione materiale plastico: Mediatec srl

Lavorazione materiale plastico

La lavorazione del materiale plastico richiede l’uso di macchine e strumenti specifici per creare prodotti in plastica, perciò, se sei alla ricerca di servizi di lavorazione della plastica che utilizzano le tecnologie più avanzate, sei nel posto giusto.

Noi di Mediatec Srl siamo esperti nella lavorazione di tali materie e le nostre macchine sono progettate per gestire un’ampia gamma di materiali. Offriamo, inoltre, una varietà di servizi, tra cui, la lavorazione della plastica e lo stampaggio a iniezione della plastica.

Quindi, continua la lettura di questo articolo perché ti spiegherò le due categorie materie plastiche principali più diffuse nell’industria.

Categorie di materie plastiche

  • Termosplastiche

Si tratta della tipologia di plastiche più diffusa, le materie termoplastiche, hanno una struttura molecolare a catena aperta, il che li permette di essere fuse e rimodellate varie volte senza subire molti degradi, e quindi possono essere riciclate. Tale processo è chiamo estrusione.

Inoltre, questo tipo di materiale plastico è presente in alcuni materiali comuni, ossia:

  • Termoindurenti

A differenza delle termoplastiche, le termoindurenti rimangono in uno stato solido permanente, ciò vuole dire che non posso essere fuse ne rimodellate, e si decompongono. Presentano una buona resistenza all’umidità e buone proprietà ottiche, ma presenta una bassa barriera all’ossigeno. In questo caso non è possibile riciclare i prodotti, e tale processo è chiamato coestrusione.

Tali plastiche sono:

  • Silicone;
  • Poliuretano;
  • Gomma vulcanizzata;
  • Resina eposidica.

Vediamo quindi, quali sono i processi di lavorazione di questo materiale.

Lavorazione materiale plastico

Le lavorazioni più comuni per le plastiche sono:

Detto questo, i nostri servizi sono progettati per soddisfare le esigenze specifiche del nostro cliente, quindi, contattataci oggi stesso per saperne di più sui nostri servizi di lavorazione del materiale plastico.

Moplen: Uno sguardo dettagliato a questo materiale unico

moplen

Quando si parla di materiali unici, il moplen è uno di quelli che si distingue sicuramente. Questa resina sintetica ha una varietà di applicazioni ed è nota per la sua durata e resistenza. Se sei curioso di sapere di più al riguardo, continua a leggere, in questo articolo ti mostrerò più da vicino questa sostanza e ciò che lo rende così speciale.

Senza ulteriori prolungamenti, vediamo subito cos’è questo materiale così unico.

Moplen: significato

 Il Moplen è una resina sintetica sviluppata per la prima volta negli anni Settanta, è stata creata dalla combinazione di due molecole, il polipropilene e il polietilene.

Unendo questi due materiali, si ottiene un altro materiale forte e resistente, ma allo stesso tempo flessibile.

Tale caratteristiche rendono il Moplen adatto a essere utilizzato in diverse applicazioni, tra cui:

  • componenti per autoveicoli;
  • dispositivi medici;
  • per l’edilizia.

Una delle caratteristiche più importanti del moplen è la sua resistenza alla fessurazione da stress. Questa sua peculiarità lo rende in grado di sopportare un’usura elevata senza rompersi.

Inoltre, si tratta di un materiale resistente anche alla degradazione chimica.

Ed è per questo motivo che il moplen è ideale per le applicazioni in cui viene esposto a sostanze chimiche aggressive o a temperature estreme.

Vediamo quindi la scheda tecnica del Moplen:

Proprietà specifiche:

  • Materiale forte e durevole;
  • Resistente all’umidità;
  • Resistente agli agenti chimici;
  • Resistente alle alte temperature.

Ora che sai che tipo di sostanza è, se sei alla ricerca di un materiale unico e dalle molteplici applicazioni, il moplen è sicuramente da prendere in considerazione.

Quindi se vuoi sapere di più riguardo questo materiale, ti suggerisco di scaricare la scheda tecnica per avere ulteriori informazioni.

Come riconoscere la Bachelite

come riconoscere la bachelite

Vuoi sapere come riconoscere la bachelite, detta anche la plastica vintage?

Se la tua risposta è sì, allora sei nel posto giusto, perciò continua a leggere, perché attraverso questo articolo ti mostrerò come riconoscere tale sostanza e ti mostrerò a cosa serve.

Ma prima, lascia che ti spieghi nel dettaglio di cosa si tratta.

Cos’è la Bachelite?

È una domanda che ha lasciato perplesse molte persone nel corso degli anni.

Si tratta di una delle prime materie plastiche mai inventate, è stata inventata dal chimico di origine belga Leo Baekeland nel 1907.

Ed è stata estremamente popolare dagli anni Venti agli anni Cinquanta. Ma che cos’è esattamente questa sostanza? È un metallo? Una plastica? Una resina?

Si tratta della prima vera plastica sintetica, prodotta interamente da composti chimici anziché da materiali naturali come la cellulosa o la gommalacca. La bachelite è stata originariamente utilizzata per l’isolamento elettrico e come composto di stampaggio per oggetti come radio, telefoni e spine elettriche. È stato anche utilizzato per produrre palle da biliardo, fiches da poker, gioielli e molti altri oggetti.

Questo materiale è ancora oggi utilizzato per una varietà di applicazioni, ma vediamo quindi, come possiamo riconoscerlo.

Come riconoscere la bachelite

Una delle caratteristiche più distintive della bachelite è il suo aspetto marmorizzato o vorticoso. Ciò è dovuto al fatto che i diversi colori della bachelite vengono mescolati durante la produzione, inoltre, è un materiale versatile e può essere modellato in quasi tutte le forme.

Un altro modo per capire se un pezzo è fatto di bachelite è osservare le cuciture o le linee di stampo. Queste ultime sono solitamente visibili sul lato inferiore del pezzo e possono essere utilizzato per identificare il produttore.

Oggi la bachelite è più comunemente utilizzata nella produzione di isolanti elettrici, schede di circuiti e pastiglie dei freni. Si tratta di una sostanza molto forte e resistente al calore, il che la rende ideale per molti usi industriali, come ad esempio:

  • utilizzata per la produzione di utensili da cucina;
  • nella costruzione di strumenti musicali;
  • nel mondo della moda, per creare gioielli e accessori.

Dopo aver letto questa guida sai riconoscere cos’è la bachelite e come viene utilizzata. Se hai bisogno di ulteriori informazioni contattaci all’indirizzo email: info@mediatecsrl.it o al numero: 0423 614169.

Materiali fonoassorbenti e fonoisolanti: Scopri le differenze

Materiali fonoassorbenti e fonoisolanti: Scopri le differenze

Vuoi contrastare i fastidiosi rumori proveniente dall’esterno della tua casa e non sai scegliere tra materiali fonoassorbenti e fonoisolanti?
Devi sapere che entrambi vengono utilizzati per fermare l’inquinamento acustico ma, si tratta di due materiali che garantiscono diversi soluzioni e benefici tra di loro.

Per cui se vuoi sapere di più, continua a leggere questo articolo e scoprirai le differenze tra materiali fonoassorbenti e materiali fonoisolanti, in modo tale che tu possa scegliere quello più adatto alle tue esigenze.

Detto questo, cominciamo subito a vedere quali sono caratteristiche che differenziano questi materiali.

Materiali fonoassorbenti e fonoisolanti: Scopri le differenze

I materiali fonoassorbenti sono utilizzati per ridurre l’eco e le onde sonore all’interno di un determinato spazio. Infatti, assorbono le frequenze acustiche contribuendo a rendere l’ambiente in cui sono applicati più confortevole e intimo. Solitamente sono costituiti da materiali porosi e leggeri, utilizzati in applicazioni interne come ad esempio:

  • Lana di vetro;
  •  Sughero o legno;
  • Poliuretano espanso.

Questi sono solo alcuni dei materiali fonoassorbenti utilizzati in commercio, vediamo ora invece, la differenza con i materiali fonoisolanti.

I materiali fonoisolanti, invece, servono a impedire al suono di attraversare pareti e soffitti. Infatti, bloccano le onde sonore prima che queste possano arrivare all’orecchio.

 A differenza dei materiali fonoassorbenti, i fonoisolanti sono più pesanti e robusti, e vengono spesso utilizzati in applicazioni esterne, come ad esempio:

  • Progetti edilizi;
  • Per isolare le stanze l’una dall’altra;
  • Per isolare uffici, sale conferenze e altre aree in cui le persone devono potersi sentire chiaramente.

Si tratta di materiali come:

  • Piombo e gomma;
  • Fibra di vetro;
  • Fibra di legno.

Quindi, se hai bisogno di ridurre l’eco e il riverbero, i materiali fonoassorbenti sono la scelta giusta. Se invece, vuoi evitare che il suono passi attraverso le pareti e i soffitti, i materiali fonoisolanti sono la soluzione ideale per te.

Detto questo, ora che conosci la differenza tra questi due tipi di materiali, puoi scegliere quello adatto alle tue esigenze.

 Ti suggerisco di consultare una ditta esperta come noi di Mediatec srl, in quanto abbiamo tutta l’esperienza e professionalità per poterti aiutare a scegliere il tipo di materiale più giusto per il tuo progetto!

Se hai bisogno di maggiori informazioni contattaci ora all’indirizzo email: info@mediatecsrl.it o al numero: 0423 614169.

Silicone: che cos’è e a cosa serve?

silicone: a cosa serve

Il silicone è un polimero sintetico ricavato principalmente da ossigeno e silicio. Si tratta di un materiale sigillante tra i più utilizzati perché è molto resistente, dalla lunga conservazione, versatile e poco costoso.

Vediamo alcune delle sue caratteristiche principali.

Caratteristiche del silicone:

  • Resistenza al calore;
  •  Impermeabilità;
  •  Bassa tossicità;
  • Isolante elettrico.

Grazie a queste sue ottime caratteristiche viene utilizzato in diverse aree, ovvero:

  • Medica;
  • Alimentare;
  • Cosmetica;
  •  Chimica;
  •  Tessile;
  • Automobilistica;
  • Edile e altre ancora.

Come già menzionato, il silicone viene utilizzato maggiormente come sigillante, e ne esistono diverse tipologie, tra cui i siliconi naturali e siliconi a base acetosa. Quest’ultimo viene usato soprattutto per sigillare ambienti tendenzialmente umidi, come ad esempio il bagno, e inoltre viene utilizzato come protezione tra telaio e porta e piastrelle di ceramica.

Inoltre, i siliconi a base acetosa agiscono sia alle alte temperature sia alle temperature più basse, e l’indurimento di tali siliconi avviene a temperatura ambiente.

I siliconi naturali invece, induriscono in maniera più lenta, e vengono utilizzati soprattutto nell’industria alimentare, nell’agricoltura e per la creazione di acquari.

 Al contrario dei siliconi a base acetosa, i siliconi naturali sono inodore e non hanno effetti dannosi sulla salute.

Oltre a questi, esistono anche dei siliconi speciali, utilizzati nell’edilizia e nell’industria, grazie all’elevata resistenza sono adatti alle alte temperature, alla costruzione e ad incollare vetri.

Perciò, se hai bisogno di materiali siliconici contattaci oggi stesso per avere maggiori informazioni sui migliori prodotti adatti al tuo prossimo progetto.

Cosa sono gli idrocarburi e come vengono utilizzati

cosa sono gli idrocarburi

Sentiamo parlare spesso degli idrocarburi, attraverso il telegiornale o sui social spesso si parla del fatto che la lavorazione di tale sostanza può risultare inquinante per l’ambiente.

Ma cerchiamo di capire cosa sono gli idrocarburi, a cosa servono e come vengono utilizzati. Perciò, se anche tu vuoi sapere quale sia l’utilizzo e l’utilità degli idrocarburi, continua la lettura di questo articolo.

Detto questo, vediamo subito di cosa si tratta.

Cosa sono gli idrocarburi?

In sostanza, gli idrocarburi sono molecole che contengono atomi di idrogeno legate ad atomi di carbonio, e in base all’aumento degli atomi di carbonio nella struttura molecolare, si possono ottenere diversi composti idrocarburici.

Infatti, esistono due tipologie principali di idrocarburi, ovvero, saturi e insaturi, e in natura si presentano come:

  • Idrocarburi gassosi (metano, etano, propano);
  • Idrocarburi liquidi (petrolio, benzene);
  • stato solido o semisolido (asfalto).

Ad esempio gli idrocarburi saturi hanno legami singoli tra gli atomi di carbonio, come il metano (CH₄), mentre gli idrocarburi insaturi hanno legami doppi o tripli, come l’etilene (C₂H₄).

Vediamo ora invece, come vengono utilizzate queste molecole.

Come vengono utilizzati gli idrocarburi?

Gli idrocarburi possono essere avere diverse applicazioni, dai carburanti alle materie plastiche fatte da idrocarburi a catena lunga.

 Queste materie plastiche includono il polietilene (PE), polipropilene (PP) e polistirene (PS). Gli idrocarburi possono essere utilizzati anche come solventi, lubrificanti e adesivi.

Dopo averti indicato quali sono le principali caratteristiche degli idrocarburi, scopri tutti i nostri prodotti con queste molecole.

Se vuoi avere ulteriori informazioni riguardo al loro uso, contattaci all’indirizzo email: info@mediatecsrl.it o al numero: 0423 614169.

PE-HMW: Caratteristiche e scheda tecnica

pe-hmw: caratteristiche e scheda tecnica

Il polietilene 500 (PE-HMW) è un tecnopolimero ad alto peso molecolare che presenta un’eccellente resistenza all’usura e alla rigidità.

Presenta inoltre una buona resistenza chimica ed è approvato dalla FDA per le applicazioni a contatto con gli alimenti, è tipicamente utilizzato in bottiglie e contenitori stampati per soffiaggio, serbatoi, tubi stampati in rotazionale, fogli e pellicole estruse, parti stampate a iniezione, fili e tubi.

Detto questo, vediamo ora le caratteristiche e la scheda tecnica del PE-HMW

PE-HMW: Caratteristiche e scheda tecnica

Caratteristiche:

  • è disponibile in gradi standard e ad alta densità;
  •  è disponibile anche in una varietà di colori;
  •  ha una densità di 0,95 g/cm^;
  •  Il polietilene 500 è classificato come resina termoplastica;
  •  Il polietilene 500 è un solido bianco opaco con un punto di fusione di 130-135 gradi C;
  • punto di ebollizione di 350 gradi C.

Settori di applicazione:

  • Industria alimentare, usato nella costruzione di macchine alimentari, pompe per liquidi alimentari;
  • Industria chimica, grazie alla sua alta resistenza agli acidi e alcali;
  • Industria meccanica, grazie al suo basso coefficiente di attrito lo rende idoneo per oggetti meccanici;
  • Industria elettrica, grazie alle sue ottime caratteristiche dielettriche, è sempre più utilizzato.

Proprietà Specifiche del PE-HMW:

  • Resistenza chimica;
  • Buona Versatilità;
  • Adatto al contatto con alimenti;
  • Rigidità.

Colorazioni del PE-HMW:

  • Naturale bianco;
  • Nero;
  • Blu;
  • Verde.

Ora sai che cosa significa PE-HMW e quali sono gli usi e le caratteristiche di questo materiale, se desideri ricevere maggiori informazioni sul Polietilene 500 ad alto peso molecolare rivolgiti ad un’azienda professionale come noi di Mediatec e contattaci ora all’indirizzo email: info@mediatecsrl.it o al numero: 0423 614169.

Stampaggio gomma a iniezione: vantaggi

Stampaggio gomma iniezione

A differenza di altri metodi di stampaggio della gomma, lo stampaggio gomma a iniezione è quello maggiormente impiegato in quanto è in grado di migliorare notevolmente la qualità e la precisione del prodotto completo, realizzando allo stesso tempo un enorme quantità di articoli.

Inoltre, rispetto allo stampaggio a compressione, durante il quale la materia prima viene applicata a temperatura ambiente, riscaldata e successivamente vulcanizzata all’interno dello stampo, nello stampaggio gomma a iniezione quest’ultima viene inserita a temperature e pressione molto più alte mediante una camera di iniezione all’interno dello stampo chiuso.

E in seguito alla vulcanizzazione della gomma, avviene un’apertura dello stampo dal quale viene prelevato il manufatto reticolato anche in maniera automatica.

Per quanto riguarda, invece, l’iniezione del materiale all’interno dello stampo chiuso, quest’ultima agisce per circa il 98% per poi completare il pezzo al 100% attraverso una fase di mantenimento (o compattamento), durante la quale il materiale rimane in pressione fino a quando non si solidifica assumendo la forma dello stampo.

E ora che hai compreso cos’è lo stampaggio gomma a iniezione e come avviene tale processo scopriamo quali sono i suoi vantaggi.

Stampaggio gomma a iniezione: scopri quali sono i vantaggi di tale processo

Lo stampaggio gomma a iniezione viene preferito rispetto ad altri metodi di stampaggio gomma in quanto è un processo ripetibile e prevede l’uso della gomma in strisce continue non preformata.

In seguito, tale gomma viene caricata all’interno della macchina mediante una vita senza fine e iniettata nello stampo attraverso un pistone.

Inoltre, tale processo consente di ridurre i tempi di vulcanizzazione della gomma, in quanto viene preriscaldata durante la movimentazione.

La macchina, invece, iniettando la gomma a stampo chiuso con la possibilità di applicare il vuoto prima dell’iniezione è in grado di ridurre sia la bava che lo scarto.

Quindi, lo stampaggio gomma a iniezione è consigliabile per chi necessita di realizzare elementi complessi o produrre una serie di grandi lotti.

Per maggiori informazioni contattaci all’indirizzo email: info@mediatecsrl.it o al numero: 0423 614169.

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