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I pregi dei semilavorati in materie plastiche

Acquistare dei pezzi semilavorati, grezzi, per poi poterli rifinire durante la fase di lavorazione è un’alternativa che sta riscuotendo un crescente successo. L’opzione, che si rende indispensabile quando si tratta di pezzature di grandi dimensioni, è particolarmente attraente soprattutto in virtù dei vantaggi economici che comporta: è possibile, infatti, ordinare anche pochi esemplari da poter tagliare o tornire anche successivamente. A ciò, i semilavorati di materie plastiche uniscono il pregio di offrire una maggiore resistenza agli urti e, nel caso di componenti meccaniche, di una rumorosità molto bassa, oltre a necessitare di una lubrificazione inferiore rispetto ad analoghi in ferro, alluminio o acciaio.

Le principali materie plastiche

Molteplici sono le tipologie di materie plastiche per le quali è possibile ottenere dei semilavorati tecnici: a mero titolo esemplificativo, sul mercato sono facilmente reperibili manufatti in poliammide, in resina acetalica o in poliestere, ma anche in gomma, policarbonato o poliuretano, in base all’uso. Condizione indispensabile è, infatti, prevedere una precisa destinazione d’impiego, onde poter scegliere la soluzione migliore. È comunque possibile una classificazione dei materiali plastici semilavorati, proposta sulla base delle temperature sopportate: gli amorfi, meno stabili chimicamente ma capaci di offrire maggior resistenza agli urti, ed i semicristallini.

Le richieste dei prodotti semilavorati

Per le motivazioni già prese in esame, i semilavorati in materie plastiche trovano largo utilizzo in settori molto diversi, come quello alimentare, meccanico, farmaceutico, edile ed aeronautico: una volta realizzati con materiali di qualità e secondo le specifiche richieste del cliente mediante i processi di estrusione, di compressione, di colatura o tramite iniezione, essi vengono rilavorati dall’utilizzatore finale. Solitamente i pezzi, disponibili in barre, manicotti o lastre in base alle esigenze, vengono sottoposti a taglio, tornitura o piegature, onde poter corrispondere perfettamente all’uso al quale sono destinati. Ricorrere ai semilavorati, dunque, significa ricorrere ad una risorsa economica, ma senza sacrificare la qualità della materia prima.

Stampaggio del poliuretano

stampaggio poliuretano espanso

I campi applicativi del poliuretano stampato

Per le caratteristiche di morbidezza, scarsa deformabilità e per il confort che il materiale è capace di offrire, il poliuretano costituisce una scelta sempre più utilizzata dalle industrie, soprattutto quelle del settore automobilistico e del motociclismo: la maggior parte dei sedili o dei poggiatesta, ma anche gli accessori di protezione, quali le ginocchiere, sono realizzati proprio di questa materia plastica. I campi d’impiego, tuttavia, spaziano e giungono fino alla nautica ed all’arredamento: il poliuretano è, infatti, un isolante termico, in grado di garantire un non trascurabile risparmio energetico.

Caratteristiche del poliuretano

Il poliuretano è un polimero termoindurente, ottenuto combinando poliolo e isocianato: il risultato è una schiuma di fibre sintetiche che, una volta solidificata, può assumere caratteristiche diverse in termini di flessibilità, rigidezza, ignifugazione. E, naturalmente, di forma. Tale varietà è realizzata per incontrare e soddisfare le molte esigenze di mercato e la destinazione del prodotto: una maggiore densità del poliuretano, ad esempio, lo rende particolarmente adatto alla composizione di protezioni per il corpo; viceversa un prodotto più flessibile e morbido è il principale costituente di sedili, poggiatesta o cuscini.

Lo stampaggio del poliuretano

In virtù della versatilità del materiale plastico, un processo molto diffuso è quello dello stampaggio del poliuretano. L’obiettivo è la realizzazione di imbottiture, profili e sagome immediatamente utilizzabili e per le quali non occorre alcun taglio o rifinitura: il prodotto è foderabile e pronto per la commercializzazione. Il processo di stampaggio del poliuretano consiste nella iniezione della schiuma componente la materia plastica in speciali stampi, realizzati su misura al fine di ristornare gli esemplari richiesti con assoluta perfezione e con le caratteristiche richieste: un prodotto semifinito già preformato. In base alle proprietà del poliuretano, le aziende si avvalgono di due tipologie di stampo: quelle per una materia ad alta pressione, che generalmente sono in alluminio, e i calchi in resina.

Tubi aspirazione aria

L’importanza dei tubi aspirazione aria

Oggigiorno l’aspirazione dell’aria ha assunto una notevole importanza: nel mondo dell’industria, per creare condizioni di lavoro in grado di garantire la giusta qualità dell’aria o nel settore civile, dove in determinate condizioni è necessario garantire il ricambio d’aria. Ovunque vi sia necessità di aspirare o immettere dell’aria in un locale, sono presenti dei tubi per il suo trasporto.

I tubi aspirazione aria: cosa sono

L’esigenza di aspirare aria da un locale deriva dalle tante situazioni in cui l’aria presente deve essere rimossa da un determinato locale o punto preciso in un processo produttivo. Oggi sono disponibili in commercio tubi in grado di aspirare aria e fumi con temperature abbondantemente oltre i 1000 °C, polveri leggere, gas anche corrosivi, fibre tessili, ritagli cartacei e fumi oleosi.

Sono realizzati in materiali diversi: PVC, fibra di vetro, tessuti poliammidici da soli o insieme ad altri componenti. Varie sono anche le conformazioni: lisci o corrugati, rigidi oppure flessibili. Inoltre possiedono proprietà particolari, per essere adatti anche ad impieghi praticamente personalizzati: sono autoestinguenti, antistatici; con resistenza meccanica (con spirali in filo d’acciaio armonico); utilizzabili su parti in movimento; possono essere certificati per la reazione al fuoco, quando utilizzati in condizioni particolari; autoportanti; a diametro variabile in base alla semplice torsione e sono anche utilizzabili in ambienti con temperature molto rigide.

Anche le colorazioni sono diverse, per via delle molteplici lavorazioni e per la semplicità d’uso (il colore diverso identifica immediatamente un utilizzo diverso).

Impieghi dei tubi aspirazione aria

Gli impieghi dei tubi aspirazione aria sono molteplici. Nell’industria sono utilizzati all’interno dei processi produttivi e nei locali che necessitano di ventilazione; nell’agricoltura negli impianti di depolverizzazione di depositi e nell’aerazione delle serre. Altri usi si riscontrano nell’aerazione navale e nell’aspirazione dei gas prodotti dagli automezzi all’interno di officine e laboratori di prova. Anche automezzi come i caravan montano questi tipi di tubazioni.

Tubo per aria compressa e liquidi in pvc: tutto quello che devi sapere

Il polivinilcloruro (cloruro di polivinile)

Il polivinilcloruro, conosciuto con la sigla commerciale di PVC è il polimero del cloruro di vinile, il più importante fra i monomeri vinilici e uno fra i materiali plastici più utilizzati sul pianeta. Fra gli innumerevoli utilizzi di questo composto vi è anche quello che riguarda la fabbricazione di tubi per il trasporto dell’aria compressa.

Tubo per aria compressa e liquidi in PVC

Il tubo per aria compressa e liquidi in PVC trova molteplici applicazioni, in una larga gamma di settori: agricoltura, industria, industria alimentare, costruzioni civili, automotive, nautica e manutenzione della casa. Nella pratica questo si traduce nella produzione di tubi adatti al trasporto di liquidi di raffreddamento, di aria compressa, di liquidi industriali e soluzioni chimiche.

Le caratteristiche basilari di questi prodotti sono la buona flessibilità, le superfici lisce e una temperatura di esercizio che ha un range ricompreso fra i – 5° C e i +60° C per quanto riguarda il tubo in PVC plastificato con rinforzo in fibra poliestere e il tubo in fibra poliestere con strato intermedio collante, quando vengono utilizzati  per veicolare liquidi di raffreddamento, soluzione chimiche, alimenti e aria compressa. Per quanto riguarda la veicolazione di liquidi industriali, viene utilizzato il tubo in PVC plastificato con rinforzo in fibra poliestere che ha caratteristiche simili ai due precedenti, ma possiede un range di temperature operative che va dai -10° C ai +60° C.

Il PVC nei tubi per aria compressa e liquidi

Il diametro interno del tubo per aria compressa in PVC varia dai 4 ai 50 mm, a seconda del tipo di tubo impiegato. Questa caratteristica, insieme alla temperatura, incide profondamente sulla resistenza alla pressione che risulta essere inversamente proporzionale al diametro del tubo stesso. Sebbene tale caratteristica non sia valida per il tubo in PVC con rinforzo in fibra poliestere e strato intermedio collante: qui la pressione è costante indipendentemente dal diametro interno del tubo, ciò che fa cambiare la pressione sopportabile è esclusivamente la temperatura che aumentando determina una discesa del valore di pressione.