archivio Mensile Agosto 2021

Cos’è il Poliuretano: tipologie e settori di applicazione

cos'è il poliuretano

Cos’è il poliuretano? Il poliuretano compatto è un polimero utilizzato principalmente per realizzare prodotti con caratteristiche meccaniche, molto elevate, elasticità, resistenza alla lacerazione e trazione, sono particolarmente  idonei all’utilizzo in settori a forte sollecitazione e abrasione. 

È un materiale molto versatile, riciclabile, applicabile con altre tipologie di materiali e ha una lunga durata nel tempo.

Tipologie di poliuretano

Dopo averti spiegato, quindi, cos’è il poliuretano e quali sono le sue caratteristiche principali, devi sapere che esistono ben 4 tipologie di poliuretano, ognuna con differenti aspetti e tipi di impiego. Analizziamole insieme:

  1. Poliuretano espanso rigido: l’uso di questo poliuretano è rivolto soprattutto all’isolamento termico per pannelli isolanti, frigoriferi e boiler. Parliamo, quindi, di schiume di poliuretano con un’alta densità.
  2.  Poliuretano espanso flessibile: viene impiegato nel settore arredamento, automobilistico (nei sedili) ma principalmente per i materassi, in modo da aumentare l’elasticità e viscosità di quest’ultimi.
  3. Poliuretano compatto rigido: è il poliuretano più resistente e compatto di tutta la famiglia di poliuretani. Viene utilizzato principalmente per realizzare opere speciali, e i materiali vengono ottenuti per stampaggio a reazione del poliolo e isocianato.
  4. Poliuretano compatto elastico: come avrai intuito, parliamo di un materiale prettamente elastico (in gergo tecnico “elastomero”) utilizzato per realizzare imballaggi, guarnizioni, parti morbide di giocattoli, strumenti medici e vernici.

Settori di applicazione

Vediamo, ora, quali sono i settori in cui viene utilizzato il poliuretano:

  • Arredamento;
  • Edile;
  • Nautico;
  • Domestico;
  • Industriale;
  • Automobilistico;
  • Trasporti;
  • Giocattoli;
  • Abbigliamento;

Per maggiori informazioni sull’utilizzo del Poliuretano, contattaci all’indirizzo email: info@mediatecsrl.it o al numero: 0423 605864.

Tecnopolimeri: cosa sono e quali utilizziamo

tecnopolimeri cosa sono

Oggi ti parlerò dei tecnopolimeri da noi utilizzati, materie plastiche impiegate per la loro adattabilità a differenti tipologie di lavorazioni e molteplici applicazioni

Ma prima lascia che ti spieghi cosa sono i tecnopolimeri e quali sono i settori in cui vengono impiegati.

I tecnopolimeri sono polimeri molto utilizzati nel settore meccanico per via della loro elevata resistenza e rigidità. Questo comporta, quindi, un loro impiego in sostituzione dei metalli.

Inoltre, presentano un’alta stabilità dimensionale, sono molto facili da lavorare, hanno una forte resistenza ai carichi dinamici, elevata durata nel tempo e buone proprietà meccaniche.

Tecnopolimeri: settori di applicazione

Vediamo, ora, quali sono i settori in cui vengono impiegati i tecnopolimeri:

  • Alimentare;
  • Automobilistico;
  • Meccanico;
  • Industriale;
  • Chimico;
  • Idrico;
  • Energia;
  • Edile;
  • Elettronico;
  • Medicale;

Tecnopolimeri da noi utilizzati

Devi sapere che esistono differenti tipologie di tecnopolimeri, e ognuno presenta differenti caratteristiche tecniche e di impiego.

Vediamoli insieme:

  • PA 6 (Nylon).

Il PA è un polimero cristallino ottenuto dalla polimerizzazione del caprolattame attraverso estrusione.

È un materiale molto economico e facile da lavorare, e per questo viene molto utilizzato nel settore chimico e meccanico.

Ha un’ottima resistenza agli urti, agli agenti atmosferici e un’elevata durata nel tempo.

Non utilizzarlo nel settore elettrico e alimentare (per via della sua igroscopicità).

  • POM – C.

Il POM – C’è un polimero cristallino ottenuto dalla polimerizzazione della Resina Acetalica (Formaldeide).

Viene utilizzato principalmente nel settore meccanico per le lavorazioni di pinze, cuscinetti, ingranaggi, pezzi di precisione e pattini di scorrimento.

Può essere utilizzato anche nel settore alimentare, elettrico (come isolante) e chimico (per la realizzazione di impianti chimici).

Inoltre, ha una forte resistenza alla fatica, agli alcali e ai composti organici.

Rispetto al PA 6, ha meno resistenza alle abrasioni, soprattutto in ambienti poco puliti.

Il Polivinilcloruro (PVC) è un materiale molto impiegato nel settore chimico e meccanico per via della sua forte resistenza chimica, durezza e facilità di lavorazione.

Tuttavia, a causa della sua durezza è molto fragile agli urti e ha una bassa resistenza alla temperatura.

  • PET.

Il PET (o Arnite) è un poliestere termoplastico cristallino.

Grazie al suo basso coefficiente d’attrito, viene utilizzato nel settore meccanico per realizzare elementi di scorrimento, slitte, cuscinetti e guide.

Nel settore elettrico, invece, non essendo igroscopico, viene impiegato come isolatore e per applicazioni termiche. 

Nel chimico presenta una buona resistenza agli acidi e alle soluzioni clorinate, mentre in quello alimentare, essendo un materiale inerte, viene spesso utilizzato.

Infine, è molto fragile agli urti per via della sua durezza.

  • PP.

Il Polipropilene (PP) è un materiale molto impiegato sia nel settore chimico per via della sua elevata resistenza agli acidi e alcali che nel settore meccanico per realizzare componenti meccanici in ambienti corrosivi.

Presenta, inoltre, maggiore resistenza alla temperatura rispetto al PVC, un basso peso specifico ed è facile da lavorare.

Tuttavia, ha una bassa resistenza meccanica ed è poco resistente agli urti.

  • PTFE.

Il Politetrafuoroetilene  (PTFE) è un tecnopolimero utilizzato nel settore chimico, farmaceutico, meccanico e anche alimentare (perché inerte).

Non è un materiale igroscopico e infiammabile, ha un’ottima resistenza ai solventi e ottime caratteristiche autolubrificanti.

Tuttavia, ha un costo e un peso molto elevati ed è anche scalfibile.

  • PMMA.

Il Polimetilmetacrilato viene utilizzato nel settore dell’oggettistica, arredamento e ingegneria.

È un materiale trasparente, leggero, facile da lavorare, e disponibile in diversi colori.

Essendo molto fragile, è stato sostituito dal policarbonato nel settore meccanico.

  • PC.

Come appena accennato, il Policarbonato (PC) è un materiale utilizzato nel settore meccanico, principalmente nel settore delle protezioni antinfortunistiche negli impianti produttivi.

È molto leggero, trasparente e ha un’ottima resistenza agli urti (antisfondamento).

Per maggiori informazioni contattaci all’indirizzo email: info@mediatecsrl.it o al numero: 0423 614169.

Materiali plastici: cosa sono e perché utilizzarli

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Quando parliamo di materiali plastici intendiamo una serie di materiali composti da polimeri organici, ovvero molecole contenenti carbonio in grado di unirsi tra di loro formando delle lunghe catene in cui viene ripetuta la medesima sequenza di atomi.

Inoltre, la plastica è un materiale in grado di essere modellato durante la fase di produzione, e può subire 3 differenti lavorazioni, ovvero:

  • Stampaggio;
  • Fusione;
  • Estrusione in diverse forme (piastre, pellicole, bottiglie, scatole, tubi ecc).

Perché utilizzare i materiali plastici

L’impiego dei materiali plastici, rispetto ad altre tipologie di materiali, comporta una serie di vantaggi, ovvero:

  • Risparmio economico;
  • Elevata disponibilità di tipologie;
  • Autolubrificazione;
  • Elevata durata nel tempo;
  • Ottima lavorabilità per le macchine utensili;
  • Possibilità di differenti tipi di colorazioni;
  • Possibilità di formati con diverse dimensioni;
  • Materiali molto leggeri;

Elenco dei materiali plastici più utilizzati (tecnopolimeri)

Vediamo, ora, quali sono i materiali plastici più impiegati nei processi produttivi:

  1. PVC (Polivinilcloruro).

Caratteristiche:

  • Peso: 1,43 kg;
  • Colore: rosso, nero, grigio, avorio, trasparente;
  • Temperatura di utilizzo: -0° + 60°.

Vantaggi:

  • Alta resistenza chimica (acidi, alcali);
  • Materiale molto rigido e flessibile;
  • Facilità di lavorazione;
  • Possibilità di impiego per saldature su particolari;
  • Possibilità di impiego nel settore meccanico.

Svantaggi:

  • Alta fragilità agli urti;
  • Bassa resistenza alle temperature.
  • PET (Poliestere termoplastico cristallino).

Caratteristiche:

  • Peso: 1,30 kg;
  • Colore: bianco, nero;
  • Temperatura di utilizzo: -20° + 115°.

Vantaggi:

  • Alta resistenza meccanica;
  • Elevata resistenza all’usura;
  • Buona resistenza alla compressione (anche a basse temperature);
  • Forte resistenza;
  • Materiale non igroscopico;
  • Materiale idoneo per settori alimentari;
  • Basso e costante coefficiente di attrito;

svantaggi:

  • Alta fragilità agli urti.
  • PP (Polipropilene).

Caratteristiche:

  • Peso: 0,92 kg;
  • Colore: naturale, grigio;
  • Temperatura di utilizzo: -0° + 100°.

Vantaggi:

  • Alta resistenza chimica;
  • Alta resistenza alla trazione;
  • Ha un basso peso;
  • Facile da lavorare;
  • Può essere utilizzato per eseguire saldature su particolari;
  • Buona resistenza alla temperatura.

Svantaggi:

  • Bassa resistenza meccanica;
  • Poca resistenza agli urti.

Lastre PVC: cosa sono e perché scegliere il PVC

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Cos’è il PVC

Il PVC, o policloruro di vinile, è una materia plastica derivante da materie naturali, ovvero il sale e il petrolio. È una delle più utilizzate al mondo ed è inoltre molto economica, versatile e presenta un’elevata duratura nel tempo.

In Italia, si conta un numero di circa 635 mila tonnellate di PVC trasformate nel 2019 e in Europa è stato rilevato un consumo di circa 6 milioni di tonnellate (nel mondo, invece, il consumo di PVC è andato oltre le 44 milioni di tonnellate nel 2018).

Questo particolare polimero è formato dal 43% di carbonio e idrogeno, mentre per il 57% è composto di cloro ottenuto dal sale utilizzato in cucina.

Inoltre, viene composto anche da altri additivi, come ad esempio lubrificanti e stabilizzanti, in modo da dargli delle determinate caratteristiche fisico-meccaniche. In questo modo, il PVC può essere utilizzato in molteplici tipi di lavorazioni.

Lastre PVC

Vediamo, ora, alcune caratteristiche delle lastre in PVC.

Le lastre in PVC, vengono prodotte attraverso la famosa “plastica”, materiale che si ottiene dalla lavorazione del petrolio.

Possono essere utilizzate sia nel campo del tessile, in modo da rendere le fibre dei prodotti più resistenti, che nel campo industriale, dove gli imballaggi di alcuni prodotti vengono prodotti solo in PVC per motivi di sicurezza.

Le lastre PVC, inoltre, presentano proprietà alquanto simili a quelle di altre lastre normali prodotte con materiali plastici lavorati. Hanno proprietà ignifughe, in modo da evitare rischi di incendi, e il loro colore è opaco.

Perché scegliere il PVC?

Il PVC è un materiale impiegato spesso nel settore chimico, galvanico e petrolchimica per via della sua alta resistenza alle sostanze acide, agli alcani e la sua elevata rigidità.

Viene impiegato anche nel settore meccanico per la realizzazione di elementi meccanici in ambienti corrosivi.

Presenta un’ottima lavorabilità e può essere utilizzato per eseguire saldature sui particolari. Tuttavia, avendo una struttura molto dura è, al tempo stesso, un materiale molto fragile e ha una bassa resistenza alla temperatura.

Il PVC è anche un materiale riciclabile: ad esempio i vecchi infissi in PVC, gli sfridi del profilato e i residui di produzione dei serramenti possono essere macinati e termorefusi, così da poterli utilizzare nuovamente.

Inoltre, il PVC dà la possibilità di risparmiare energia per via del suo isolamento termico.