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Stampaggio poliuretano espanso

stampaggio poliuretano espanso

Lo stampaggio del poliuretano viene definito come un processo di produzione industriale dove viene impiegato un polimero, ottenuto dalla reazione esotermica di due elementi ovvero il poliolo e l’isocianato.

In seguito, i due elementi vengono miscelati in una macchina schiumatrice dove, reagendo, formano una schiuma, la quale viene applicata in uno stampo termoregolato per poi solidificarsi.

Il poliuretano, inoltre, essendo un materiale molto versatile, è molto importante per l’industrializzazione di diverse gamme di prodotti con determinate caratteristiche, in base ai settori di applicazione e ai diversi impieghi.

I settori principali dove viene impiegato il poliuretano sono:

  • Ferroviario;
  • Automotive;
  • Arredamento;
  • Edilizia;
  • Vernici e adesivi;
  • Elettronica professionale e di consumo;
  • Refrigerazione.

Tipologie di poliuretano

Vediamo, ora, quali sono le tipologie di poliuretano, le loro caratteristiche e modalità di impiego:

  1. Poliuretano espanso flessibile: si differenzia per la sua morbidezza, e viene impiegato per materassi e sedili.
  2. Poliuretano integrale: materiale compatto, resistente e usato nel settore automotive, sport e arredamento.
  3. Poliuretano rigido: presenta un alto livello di densità ed è utilizzato come isolante termico e acustico.
  4. Poliuretano semi rigido: elevata resistenza meccanica, usato per carrozzeria, parafanghi e pannelli.

Vantaggi dello stampaggio con poliuretano espanso

Rispetto alle altre tipologie, lo stampaggio con poliuretano espanso presenta alcuni vantaggi, ovvero:

  • Costi minori grazie a tempi di lavoro ridotti e impiego di attrezzature più economiche;
  • Essendo un materiale versatile, è in grado di rispondere alle esigenze dei clienti offrendo varie soluzioni applicative;
  • È in grado di realizzare oggetti di grandi dimensioni dalle forme complesse e particolari, impiegando anche materiali diversi;
  • Consente ai prodotti un ciclo di vita più lungo grazie alle sue caratteristiche meccaniche;
  • È un materiale riciclabile.

Se desideri ricevere maggiori informazioni contattaci all’indirizzo email: info@mediatecsrl.it o al numero: 0423 614169.

PETG: caratteristiche e applicazione

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Il PETG è un materiale dagli elevati livelli di resistenza, utilizzato per ottenere stampe robuste e durature nel tempo.

Nello specifico, è un capoliestere di polietilene tereflalato trasparente, la cui G sta per “glicole modificato, il quale viene aggiunto alla composizione del materiale (PET) durante la fase di polimerizzazione.

Il risultato sarà un filamento molto più chiaro, più resistente e facile da impiegare, a differenza della sua forma base di PET.

È ideale soprattutto per le stampe 3d con superfici piane dalle grandi dimensioni grazie al suo basso coefficiente di ritiro, e viene utilizzato prevalentemente negli espositori dei punti vendita, insegne luminose, cartelli e segnaletiche.

PETG caratteristiche: vantaggi e svantaggi

Vantaggi:

  • È facile da stampare;
  • Buona lavorabilità a macchina utensile
  • Ha un’alta resistenza termica;
  • Elevata durabilità;
  • Materiale molto forte e resistente;
  • Bassa possibilità di restringimento e deformazione;
  • È facile da carteggiare;
  • Assorbe poco l’umidità;
  • Può essere riciclato;
  • Elevata adesione tra gli strati;
  • Non emana odori durante la fase di stampa;
  • La finitura superficiale è liscia e lucida.

Svantaggi:

  • Non è adattabile a parti di piccole dimensioni;
  • Basse caratteristiche di bridging;
  • Incline a filare;
  • Aderisce molto al piano (fai attenzione quando rimuovi la stampa);
  • I supporti sono più complicati da rimuovere;
  • Può graffiarsi;
  • Non può essere levigato con acetone;

PETG: applicazione

Dopo aver capito quali sono le caratteristiche del PETG, vediamo dove può essere applicato.

Può essere utilizzato nel settore arredamento per oggetti come lucernari, espositori, contenitori per alimenti, visori, o protezioni per macchinari.

Inoltre, avendo un’ottima resistenza agli urti, il PETG è un materiale ideale per realizzare oggetti che possono essere sottoposti agli urti come, ad esempio, i droni.

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Gomma NBR: caratteristiche e campi di impiego

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La gomma NBR, o meglio conosciuta come gomma nitrile, viene considerata come una gomma sintetica, un butadiene e un copolimero di acrilonitrile (ACN).

Il termine nitrile butadiene indica una famiglia di copolimeri insaturi composti da 2 propenetrile e da diversi monomeri del butadiene.

Inoltre, nonostante le sue proprietà chimiche e fisiche molto dipendenti dai polimeri di nitrile, la gomma NRB presenta una buona resistenza agli idrocarburi e ad altre sostanze chimiche.

Gomma NBR: caratteristiche

Vediamo, ora, quali sono le principali caratteristiche della gomma NBR:

Questa particolare gomma sintetica presenta una buona resistenza a:

  • Olii;
  • Olii combustibili leggeri;
  • grassi minerali, vegetali e animali;
  • Gasolio;
  • Idrocarburi alifatici;
  • Acqua di mare;
  • Soluzioni saline;
  • Acqua calda (+ 100°).

Una media resistenza a:

  • Soluzioni acide diluite;
  • Soluzioni alcaline concentrate;
  • Fluidi idraulici a base petrolifera;
  • Lubrificanti sintetici;
  • Carburanti con alto contenuto di aromatici.

Tuttavia, presenta una bassa resistenza a:

  • Ozono e agenti atmosferici (tranne le mescole con agenti protettivi);
  • Fenolo;
  • Chetoni ed esteri;
  • Acidi minerali forti concentrati;
  • Soluzioni alcaline diluite calde;
  • Liquidi per freni a base glicola;
  • Benzene;
  • Idrocarburi clorurati e aromatici.

Campi di impiego

La gomma NBR viene impiegata principalmente nel settore della meccanica e automotive, per quanto riguarda la parte motoristica e impianti frenanti, come ad esempio protezioni ed ingranaggi.

Inoltre, può essere usato anche nel settore dell’industria petrolchimica per stampaggi ad inchiostro e, grazie alla sua elevata resistenza alle sostanze chimiche, in tutte le applicazioni dove entra in contatto con olii e grassi.

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PE, PP, PTFE: cosa sono e caratteristiche

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Oggi ti parleremo di tre polimeri da noi trattati, ovvero il PE, il PP e il PTF, spiegandoti cosa sono e quali sono le loro caratteristiche principali.

Ma prima lascia che ti spieghi cosa sono le materie plastiche e quali sono le proprietà di un polimero plastico.

Cosa sono le materie plastiche

Le materie plastiche, o normalmente chiamati polimeri, sono materiali dai bassi livelli di densità, resistenza, rigidezza, conducibilità termica ed elettrica, ma con una buona resistenza all’attacco chimico e un alto coefficiente di dilatazione.

Consentono di ottenere forme complesse in modo molto semplice, senza il bisogno di svolgere operazioni secondarie di finitura superficiale.

Inoltre, vengono utilizzati a temperature non superiori agli 80°C PE,PP, 200°C PTFE,  e non presentano caratteristiche di stabilità dimensionale nel tempo come i metalli.

Proprietà di un polimero plastico

Le proprietà di un polimero plastico dipendono da 3 aspetti principali, ovvero:

  1. La forma e la grandezza delle molecole.
  2. La struttura delle molecole del polimero.
  3. L’organizzazione delle molecole nella struttura del polimero.

A proposito delle molecole polimeriche, quest’ultime si caratterizzano per le loro elevate dimensioni, e sono costituite da un elemento costruttivo di base, ovvero il monomero (una molecola organica composta da atomi di carbonio legati con altri atomi).

PE, PP, PTFE: cosa sono e caratteristiche

  • PE;

Il Polietilene (PE) è un polimero plastico con un elevato livello di densità e impiegato a una temperatura di -30° e +80°.

Presenta un’alta resistenza chimica agli alcali e acidi, elevata resistenza all’abrasione e urti, un basso peso specifico e una buona lavorabilità alle macchine utensili.

Tuttavia, a differenza dei tecnopolimeri, il Polietilene ha resistenze meccaniche, di trazione, compressione e termiche inferiori.

Inoltre, può variare la sua dimensione in funzione della temperatura.

Settori di applicazione: meccanico, alimentare, chimico, elettrico.

  • PP;

Il Polipropilene è un materiale con un’alta resistenza chimica, alla trazione, un basso peso specifico, buona tenuta alla temperatura e lavorabilità.

Tuttavia, presenta una bassa resistenza meccanica, trazione, flessione e compressione. e, a differenza del PE, è più rigido ma meno resistente agli urti.

Settori di applicazione: chimica, meccanico, galvanico e petrolchimica.

  • PTFE;

Il Politetrafuoroetilene è un polimero dall’elevata resistenza chimica, ottima resistenza al calore ed eccellenti proprietà dielettriche.

Non è n’è infiammabile n’è igroscopico, ha una resistenza massima ai solventi, presenta una superficie liscia e antiadesiva e ha una buona lavorabilità alle macchine utensili.

Inoltre, ha una massima resistenza ai solventi, un basso coefficiente di attrito, ottime caratteristiche autolubrificanti e può essere usato come isolante termico per via del suo basso coefficiente di trasmissione termica.

Tuttavia, è un materiale costoso, rispetto al PE e al PP. ha un peso molecolare elevato, facilmente scalfibile.

Settori di applicazione: chimico, farmaceutico, meccanico e alimentare (essendo un materiale inerte).

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