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Silicone espanso: caratteristiche e modalità di impiego

silicone: a cosa serve

Oggi parliamo del silicone espanso, un materiale a base polimerica molto resistente e dalla lunga conservazione.

Avendo una consistenza morbida, è in grado di adattarsi a superfici irregolari, e nonostante possa subire compressioni o pressurizzazioni garantisce una stabilità delle sue caratteristiche nel tempo.

Può essere utilizzato come isolante elettrico, ed è in grado di resistere agli agenti atmosferici e a quelli chimici.

Inoltre, essendo un materiale inodore e insapore, viene molto impiegato nel settore alimentare e farmaceutico.

Settori in cui viene utilizzato

Dopo aver visto quali sono le principali caratteristiche del silicone espanso e come può essere impiegato, vediamo quali sono i principali settori in cui viene lavorato per realizzare differenti tipologie di prodotti:

  • Alimentare;
  • Farmaceutico;
  • Automotive;
  • Illuminazione;
  • Medicale;
  • Aereospaziale;
  • Nautico;
  • Tessile;
  • Edile.

Differenza tra silicone espanso a cellule aperte e chiuse

Devi sapere che il silicone espanso può essere di due tipologie, ovvero a cellule aperte e a cellule chiuse. Analizziamo la differenza tra questi due materiali:

Il silicone espanso a cellule aperte comprende tutti quei materiali con caratteristiche spugnose e con un peso non elevato, in grado di resistere alle forti compressioni.

Alcuni esempi di materiali espansi a cellule aperte sono: il poliuretano espanso, la gomma spugna geranio e la melammina.

Vengono impiegati nella produzione di packaging, sedute e imbottiture di protezione, e anche come isolanti acustici.

Tuttavia, presentano una struttura cellulare non idonea a trattenere l’aria e l’acqua.

Il silicone espanso a cellule chiuse, invece, è una particolare gomma espansa in grado di rigenerare la propria forma originale grazie alla sua memoria molecolare.

Infatti, viene utilizzata nelle presse a caldo, e per realizzare guarnizioni per forni, confezionamenti e sottovuoti.

Inoltre, è un materiale resistente al fuoco, alle radiazioni, alle rotture per allungamento, e ha uno sforzo alla compressione del 40%.

Per maggiori informazioni contattaci all’indirizzo email: info@mediatecsrl.it o al numero: 0423 614169.

Fustellatura: significato

fustellatura significato

Nel settore della tipografica esiste un particolare processo in grado di eseguire tagli su materiali sottili e piatti e donargli delle forme molto precise e specifiche.

Stiamo parlando della Fustellatura, una particolare lavorazione (o metodologia di taglio) in grado di realizzare guarnizioni e particolari a disegno.

Lo strumento utilizzato durante questo processo di taglio si chiama fustella, un nastro in acciaio in grado di eseguire un taglio interno o mezzo taglio e realizzare molte tipologie di forme.

Inoltre, esistono 3 tipologie di fustella, ognuna con i propri componenti e piano di lavoro.

Ma prima di parlartene, vediamo quali metodi di taglio esistono oltre alla fustellatura e quali sono i materiali utilizzati.

Metodi di taglio e materiali utilizzati

Oltre alla fustellatura, si possono eseguire altre 2 tipologie di taglio, ovvero:

  • Water jet: un metodo di taglio impiegato per materiali di grande spessore, come ad esempio metalli e fibre composite. Il piano su cui eseguire il taglio può arrivare a un massimo di 4 mt;
  • Plotter: la particolarità di questa metodologia è quella di eseguire tagli veloci e precisi. Durante questo processo, avviene una combinazione tra la lama e la fresa, grazie alla quale è possibile realizzare forme complesse con fori cechi e spigoli vivi.

In questo caso, i materiali che si possono utilizzare sono:

  • Poliuretano;
  • Silicone;
  • Gomma compatta/espansa;
  • Fibre in vetro;
  • Plastica/plastica espansa;
  • Tessuti tecnici;
  • Fibre in carbonio;
  • Feltri;
  • Vetroniti;
  • Esenti amianto;

Tipologie di fustella

Dopo averti spiegato il significato di fustellatura e i metodi di taglio che si possono utilizzare, vediamo ora quali sono i 3 tipi di fustella e come vengono impiegate nella fase di taglio.

  1. Fustella piana (o americana): l’utilizzo di questa fustella avviene su un piano in legno dove vengono montati dei nastri taglienti, e viene usata per tagliare materiali poco resistenti, come la carta. Oltre alla sua funzione di taglio, la fustella piana può anche prevedere dei coordinatori, ovvero dei profili non taglienti in grado di stressare parti di materiale per poi essere piegati.
  2. Fustella rotativa: la fustella viene montata su due cilindri in legno dotati di lame per tagliare il materiale (anche in questo caso parliamo di carta). Tuttavia, a differenza di quella piana, la fustella rotativa è in grado di lavorare superfici molto più voluminose e in minor tempo.  
  3. Fustella forgiata: questa particolare fustella non presenta un piano in legno ma è realizzata totalmente in acciaio. Viene impiegata per eseguire tagli su materiali molto duri, come ad esempio il cuoio, la plastica o altri materiali da un elevato spessore. Inoltre, la fustella forgiata permette di eseguire una fustellatura molto più efficace, in grado di eseguire tagli su materiali più spessi, grazie all’utilizzo di fustellatrici idrauliche.

Isolanti elettrici da noi utilizzati: esempi

isolanti elettrici esempi

Gli isolanti elettrici sono materiali isolanti (elettrici) utilizzati per evitare il passaggio dell’energia all’interno, ad esempio, di impianti elettrici o altri strumenti a conduzione elettrica.

La loro funzione, quindi, è quella di separare gli elementi con tensione opposta ed evitare il passaggio dell’energia.

Oltre agli isolanti elettrici, esiste un’altra tipologia di materiali elettrici, ovvero i conduttori, i quali svolgono la funzione di (lo dice la parola stessa) condurre l’energia attraverso lo strumento utilizzato.

Gli isolanti elettrici, quindi, sono di vitale importanza per evitare che l’energia possa propagarsi oltre il suo limite e impedire eventuali danni o incidenti.

Detto ciò, vediamo ora degli esempi di isolanti elettrici da noi utilizzati:

Isolanti elettrici: esempi

  • Mica: la mica è un materiale con un buon isolamento sia termico che elettrico. Essendo un isolante inorganico ad alta rigidità dielettrica, viene considerato uno dei migliori isolanti elettrici per le macchine elettriche, resistendo molto bene alle temperature.  Tuttavia, non può essere usato per applicazioni dinamiche e non presenta una struttura molto resistente. Viene utilizzato come isolante per trasformatori, dinamo, tubi elettrici, telefoni, elettrodi. (Clicca qui per saperne di più).
  • Vetronite: la vetronite è un materiale composito a base di fibre di vetro molto isolante e resistente e viene impiegato principalmente per realizzare circuiti stampati. È molto leggero, privo di sostanze alogene e possiede un basso livello di tossicità ed emissione di fumi.  Viene utilizzata nel settore della meccanica ed elettrico o come base per schede elettriche (clicca qui per saperne di più).
  • Bachelite: la bachelite è un composito a base di resina fenolica ottenuta da formaldeide e fenolo per sostituzione elettrofila. Viene utilizzata nel campo della meccanica ed energia, ovvero in apparati a bassa tensione, quadri elettrici e supporti. Inoltre, è un ottimo materiale per realizzare boccole, ingranaggi e camme. (Clicca qui per saperne di più).

Per maggiori informazioni contattaci all’indirizzo email: info@mediatecsrl.it o al numero: 0423 614169.