A differenza di altri materiali, il PVC è un materiale dotato di un ottimo rapporto tra densità ed elasticità, ottima resistenza, un basso costo di produzione, impatto minimo sull’ambiente, completa riciclabilità degli scarti e dei prodotti esausti, un basso peso specifico, idrorepellenza della sua superficie e antistaticità.

Ed è per questo che viene considerato come il materiale ideale per realizzare le tubature, tra cui anche i tubi per acqua potabile.

Infatti, i tubi in PVC per acqua potabile sono in grado di resistere alla pressione interna esercitata dal materiale trasportato e alla pressione esterna della terra sottostante, in quanto tali tubi di solito vengono installati sottoterra.

Inoltre, vengono progettati per resistere alle forze provocate da scosse sismiche o da lavori agricoli, e grazie alla flessibilità del PVC, i tubi sono in grado di resistere all’impatto, di flettersi e di tornare, in seguito, alla loro forma iniziale.

E ancora, il PVC presenta un’elevata resistenza all’abrasione e alla corrosione, causata dagli acidi, basi, idrocarburi alifatici e alcoli, e una lunga durata nel tempo.

Detto questo, vediamo ora dove vengono impiegati i tubi in PVC per acqua potabile.

Tubi in PVC per acqua potabile: aree di utilizzo

Il PVC, o polivinilcloruro, viene impiegato maggiormente per la realizzazione di tubi in PVC per:

  • Impianti alimentari
  • Impianti chimici
  • Scarichi delle acque reflue;
  • Pozzi.

E, grazie alla sua superficie liscia, consente di prevenire ed evitare la formazione di muffa e garantire un’ottima qualità dell’acqua potabile.

Inoltre, i tubi in PVC sono molto utilizzati anche per il passaggio di liquidi alimentari, drenaggi agricoli, realizzare cavidotti per le telecomunicazioni, proteggere i cavi elettrici o della fibra ottica e costruire sistemi sotterranei di rifornimento acqua (nel caso di incendi).

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