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Materiali polimerici: Definizione e Caratteristiche Principali

Materiali polimerici

I materiali polimerici sono una categoria di materiali caratterizzati da una elevata resistenza meccanica e termica. Hanno trovato largo impiego in diversi settori industriali grazie alle loro proprietà, ovvero, la loro versatilità che li rende adatti a svariate applicazioni.

 In questo articolo ti parlerò del funzionamento dei materiali polimerici, delle loro principali applicazioni e inoltre, ti darò qualche esempio di prodotto realizzato con questo tipo di materiale.

Perciò, continua la lettura di questo articolo, saprai nei dettagli cosa sono i materiali polimetrici.

Materiali polimerici: di cosa si tratta

Si tratta di materiali costituiti da macromolecole, cioè molecole di dimensioni estremamente grandi composte da un grande numero di unità chimiche legate tra loro. La struttura di queste molecole determina le proprietà dei materiali polimerici, ossia:

  • Densità;
  •  Forma;
  • Solubilità;
  • Resistenza;
  •  Rigidità.

A seconda della composizione chimica e della struttura delle macromolecole, possono essere suddivisi in diversi gruppi.

Tipologie di materiali polimerici

Polimeri naturali: sono i polimeri prodotti dalla natura, come le proteine (formano i capelli, lana, seta) e la cellulosa.

Polimeri sintetici: sono i polimeri prodotti in laboratorio a partire da monomeri (unità chimiche di dimensioni molto piccole) per sintesi chimica. Tra i polimeri i più diffusi vi sono il polietilene, il policarbonato, il poliestere, il PVC e il nylon.

Polimeri speciali: sono i polimeri di alta qualità, utilizzati in ambiti specifici in cui le prestazioni richieste sono elevate. Tra i polimeri speciali più diffusi vi sono il polietilene tereftalato (PET), il polipropilene (PP) e poliammide (PA).

Questi polimeri vengono utilizzati in una vasta gamma di settori, dall’industria alla produzione di prodotti per l’edilizia.

Detto questo, ora sai cosa sono i materiali polimerici e quali sono le loro caratteristiche.

 Se hai bisogno di ulteriori informazioni contattaci all’indirizzo email: info@mediatecsrl.it o al numero: 0423 614169.

Gomma naturale e sintetica: scopri le differenze

Gomma naturale e sintetica

Quando si parla di gomma, ci sono due termini che spesso vengono usati intercambiabilmente, ovvero, naturale e sintetica.

In realtà, però, esistono delle differenze tra queste due tipologie di gomma, anche se in genere non sono facilmente percepibili dall’occhio umano. Ecco perché, in questo articolo ti mostrerò quali sono le differenze tra la gomma naturale e quella sintetica, inoltre ti darò alcuni consigli utili per distinguerle.

Detto questo vediamo quali sono le caratteristiche della gomma naturale.

Gomma naturale e sintetica: caratteristiche

La gomma naturale è un materiale che viene prodotto dall’albero della gomma, una pianta che cresce in Africa e in Asia. Si tratta di un materiale che presenta una consistenza morbida e flessibile, ed è generalmente usata per la produzione di oggetti come gomme da masticare, adesivi e guarnizioni.

La gomma sintetica, invece, è un materiale artificiale che viene prodotto in laboratorio a partire da diverse sostanze chimiche. Tuttavia, si tratta di un materiale molto simile alla gomma naturale, ma è generalmente un po’ più dura e rigida. Viene utilizzata per la produzione di oggetti come pneumatici, gomme da cancellare e gomme per i tappi delle bottiglie. In generale, la gomma sintetica è considerata un materiale più resistente della gomma naturale, ma entrambi i tipi di gomma hanno delle prestazioni eccellenti. A seconda delle tue necessità, potresti preferire un tipo di gomma rispetto all’altro.

In conclusione, la gomma naturale e quella sintetica sono due materiali molto simili, ma come hai potuto constatare, ci sono alcune differenze tra loro. La gomma naturale è più morbida e flessibile, mentre la gomma sintetica è generalmente un po’ più dura e rigida. A seconda delle tue necessità, potresti preferire un tipo di gomma rispetto all’altro.

Ora, sai quali sono le differenze principali tra questi due materiali, tuttavia, qualunque sia il tuo scopo, ricorda sempre di prestare attenzione alla qualità del prodotto che vuoi acquistare. Anche se i materiali artificiali, come la gomma sintetica, sono generalmente molto affidabili, è sempre meglio scegliere un prodotto di alta qualità per assicurarti che duri a lungo, ecco perché ti suggerisco di rivolgerti a esperti nel settore come noi di Mediatecsrl.

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Stampaggio a iniezione della plastica: caratteristiche

Stampaggio a iniezione della plastica

Lo stampaggio a iniezione della plastica è un processo di produzione industriale, il quale viene utilizzato per la realizzazione di parti e componenti in materiale plastico. Questo metodo si basa sull’iniezione del materiale all’interno di una matrice, che ne determina la forma finale.

La caratteristica principale dello stampaggio a iniezione è l’altissima precisione con cui vengono prodotte le parti, grazie all’utilizzo di sofisticati macchinari. Perciò, se vuoi saperne di più su questo processo, continua a leggere questo articolo, a breve ti mostrerò le caratteristiche di questo processo di produzione.

Vediamo ora, quali sono le altre principali caratteristiche di tale processo.

Stampaggio a iniezione della plastica: Fasi

Per lavorare la plastica con metodo a stampaggio, esistono delle fasi da seguire, ovvero:

  • Inserimento della plastica nel macchinario;
  • Fusione dei polimeri termoplastici;
  • Iniezione della plastica nello stampo;
  • Solidificazione della plastica;
  • Estrazione del materiale stampato.

Detto questo, ora che sa quali sono i passaggi fondamentali di tale processo, vediamo adesso quali sono le principali caratteristiche.

Stampaggio a iniezione della plastica

Lo stampaggio a iniezione della plastica è un metodo particolarmente versatile, infatti, è possibile utilizzarlo per la realizzazione di parti e componenti di qualsiasi forma e dimensione.

 Inoltre, questo processo di produzione può essere utilizzato con una vasta gamma di materiali plastici, tra cui il policarbonato, l’ABS, il nylon e il policloreto di vinile. Ciò rende lo stampaggio a iniezione particolarmente adatto per la realizzazione di parti e componenti destinati a diversi settori applicativi.

Un altro importante vantaggio dello stampaggio a iniezione è la possibilità di realizzare parti e componenti con caratteristiche estetiche particolarmente ricercate. Infatti, i materiali plastici utilizzati per questo processo di produzione possono essere colorati in modo da ottenere componenti dall’aspetto personalizzato. Inoltre, questo processo permette di ottenere parti e componenti con una eccellente precisione dimensionale.

I materiali plastici utilizzati per questo processo di produzione infatti presentano un’elevata resistenza alla deformazione e alla rottura.

In conclusione, lo stampaggio a iniezione della plastica è un processo di produzione particolarmente vantaggioso sotto diversi aspetti.

Quindi, se stai cercando degli esperti nello stampaggio a iniezione, rivolgiti a noi di Mediatecsrl. Siamo un’impresa competente ed esperta nel settore, inoltre, utilizziamo tecnologie d’avanguardia per la realizzazione delle richieste dei nostri clienti.

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Nylon 66: caratteristiche e scheda tecnica

nylon66

Il nylon è una fibra sintetica inventata negli USA nel 1935, viene ottenuta da poliammidi e fin da subito è stata impiegata nell’industria dell’abbigliamento e nell’industria dei prodotti stampati ed estrusi.

Si tratta di fibre sintetiche ottenute per filatura di polimeri con eccellenti proprietà meccaniche e un’ottima stabilità dimensionale. Il nylon 66 è resistente a molte sostanze chimiche e ha buone proprietà elettriche, inoltre è suddivisibile in 2 tipi, a seconda del tipo di polimero impiegato, ovvero:

  • Nylon 6,6: ottenuto dall’esametilendiammina costruito con due monomeri;
  • Nylon 6: ottenuto dal caprolattame con ossatura formata da sei atomi di carbonio.

Oltre a questi due esiste anche il nylon 11, ottenuto dall’olio di ricino.

Se fino ad ora, hai trovato interessante sapere di più riguardo a questa fibra, continua a leggere questo articolo. A breve ti mostrerò tutte le caratteristiche dettagliate del nylon 66 attraverso una scheda tecnica, e ti mostrerò anche le sue varie applicazioni.

Detto questo, vediamo alcune caratteristiche di questa termoplastica.

Il nylon 66 è appunto, una termoplastica forte e rigida con un elevato punto di fusione, infatti, viene utilizzato molto spesso in applicazioni in cui sono richieste alte temperature e/o resistenza chimica, come ad esempio:

  • nell’isolamento elettrico;
  • nelle parti automobilistiche.

Si tratta di una termoplastica con una buona resistenza all’abrasione e presenta proprietà di basso attrito, che lo rendono quindi, ideale per cuscinetti e ingranaggi.

Nylon 66: Scheda Tecnica

Il nylon 66 è classificato nel gruppo dei tecnopolimeri grazie, appunto, alla sua elevata resistenza e rigidità e inoltre, può essere utilizzato per la produzione di:

Inoltre, è disponibile in una varietà di gradi, ciascuno con proprietà diverse che lo rendono adatto ad applicazioni specifiche, Il nylon 66 infatti, è uno dei gradi più comuni di nylon grazie alla sua forza, rigidità e resistenza.

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