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Policarbonato (PC): definizione e scheda tecnica

Policarbonato scheda tecnica

Il policarbonato (PC) viene definito come un polimero termoplastico ottenuto mediante l’acido carbonico e studiato nel lontano 1928, per poi essere utilizzato nel settore commerciale durante gli anni 60.

In seguito, il suo impiego ha avuto una notevole crescita per via delle sue particolari proprietà di trasparenza, resistenza termica e meccanica, durezza ed elettrica.

Si presenta con un colore trasparente/opalino/fumé, un peso specifico pari a 1,2 kg, e può essere utilizzato ad una temperatura compresa tra -0° e +100° C.

Inoltre, i policarbonati fanno parte delle resine poliestere e le loro caratteristiche meccaniche garantiscono risultati eccellenti, in quanto presentano una notevole resistenza agli urti, ai carichi pesanti, e una facilità di lavorazione, leggerezza e trasportabilità.

Detto questo, continua la lettura di questo articolo perché ora ti mostrerò la scheda tecnica del Policarbonato (PC).

Policarbonato (PC): scheda tecnica

Vantaggi:

  • Materiale molto leggero e trasparente;
  • Presenta proprietà dielettriche;
  • Ha una buona lavorabilità alle macchine utensili;
  • Materiale antisfondamento con un’ottima resistenza agli urti;
  • Stabile a livello dimensionale;
  • Possibilità di piegatura a freddo.

Svantaggi:

  • Non dispone di alcun certificato di antisfondamento;
  • Siccome tale materiale viene attaccato dalla presenza di olii e grassi è molto complicato utilizzarlo per realizzare protezioni di macchine utensili. È consigliabile l’impiego del policarbonato protetto.

Campi di applicazione

Il policarbonato (PC) viene spesso usato nel campo delle protezioni antinfortunistiche per impianti di produzione, dove però non entrano in contatto con prodotti come olio, vernici o grassi.

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Se desideri ricevere maggiori informazioni riguardo il Policarbonato contattaci all’indirizzo email: info@mediatecsrl.it o al numero: 0423 614169.

Tubi in materiale plastico

tubi in materiale plastico

Nel corso degli anni l’uso dei tubi in materiale plastico ha avuto uno sviluppo sempre più crescente, in quanto servizi come il trasporto di acqua potabile, la raccolta delle acque reflue, la distribuzione di gas, l’irrigazione e la deposizione di condotte per la messa in opera di cavi e fibre ottiche hanno ottenuto, grazie alla plastica, una notevole espansione.

Anche in Europa, ad esempio, la plastica è il materiale maggiormente impiegato nella produzione di tubi, e nel 2006 il consumo di materie plastiche per la produzione di tubi si aggirava attorno a 3.000.000 t sempre in Europa, mentre in Italia ha raggiunto un valore di oltre 7.000.000 t.

Questo perché i tubi in materiale plastico rappresentano una scelta sostenibile, grazie alla loro efficienza energetica e alla possibilità di riciclaggio.

Inoltre, con una certa quantità di plastica è possibile produrre molti più metri di tubo, a differenza di qualsiasi altra tipologia di materiale.

Detto ciò, vediamo ora quali sono i principali vantaggi dei tubi in materiale plastico.

Tubi in materiale plastico: vantaggi

  1. Sono molto leggeri.
  2. Hanno un’ottima robustezza.
  3. Presentano un’elevata flessibilità.
  4. Hanno una buona durevolezza.
  5. Sono immuni alla corrosione e non si arrugginiscono.
  6. Sono resistenti alle sostanze chimiche: come ad esempio acidi, basi, Sali e agenti ossidanti.
  7. Possono essere riciclati: i tubi in materiale plastico sono neutri dal punto di vista del consumo energetico durante l’uso, quindi una volta che arrivano alla fine del loro ciclo di vita, quest’ultimi presentano un saldo energetico positivo. E, siccome la plastica è fatta di petrolio, gas o carbone, tale energia può essere sia riciclata o utilizzata come combustibile all’interno degli impianti di recupero dell’energia.
  8. Sono sostenibili grazie al loro profilo energetico positivo.
  9. Hanno un costo minore: grazie alla loro flessibilità, infatti, necessitano di una minor manutenzione.

Per maggiori informazioni contattaci all’indirizzo email: info@mediatecsrl.it o al numero: 0423 614169.

Taglio ad acqua: come funziona

taglio ad acqua come funziona

Il taglio ad acqua è una particolare tecnologia in grado di eseguire un taglio mediante l’uso di un getto d’acqua estremamente potente ad una pressione altissima, la quale può raggiungere anche i 7.000 bar.

Nello specifico, il flusso incessante di acqua, a volte miscelata con granulato abrasivo molto fine, esercita una compressione sul materiale da trattare, il quale inizia a sgretolarti, attraverso un iniettore (o testa di taglio) all’interno del quale l’acqua viene sparata a forte velocità.

In seguito, il flusso attraversa un ugello a forma di cono, chiamato anche focalizzatore, per poi fuoriuscire a una velocità molto potente, con lo scopo di impattare il pezzo da tagliare con una grande onda d’urto.

Inoltre, il taglio ad acqua è ad oggi il processo di lavorazione più versatile all’interno del settore industriale, in quanto può essere impiegato sia ad una vasta gamma di materiali che a diverse lavorazioni meccaniche.

E ancora, è una tecnica molto facile da applicare, poiché:

  • Non necessità di ulteriori lavorazioni: come, ad esempio, la rimozione delle bave provocate dalle punte elicoidali o da utensili a taglio oppure procedure come il taglio a lama o la tranciatura;
  • Non causa deformazioni meccaniche;
  • È un grado di garantire un’ottima precisione: questo perché il getto d’acqua pressurizzata può avere un diametro di appena 1 mm;
  • Non causa deformazioni termiche.

Taglio ad acqua: vantaggi rispetto alla fustellatura

Il taglio ad acqua è una tecnica di lavorazione molto simile alla fustellatura, tranne per il fatto che non è presente la fustella ma, al suo posto, viene usato un potentissimo getto d’acqua, in grado di risolvere problematiche legate a materiali più compatti e rigidi.

Inoltre, nonostante la fustellatura sia comunque una tecnica di taglio valida, il taglio ad acqua presenta tre vantaggi molto importanti, quali:

  • Il getto d’acqua è in grado di rimuovere il calore dalle parti di lavorazione grazie alla sua azione refrigerante;
  • Assenza di costi, legati all’approntamento dell’utensile per ogni specifica lavorazione;
  • L’utensile impiegato per il taglio, non essendo solido, non può usurarsi dopo una serie di lavorazioni, come accadrebbe per una lama o una punta da trapano. Per cui, garantisce una maggiore durata nel tempo.

Per maggiori informazioni su come funziona il taglio ad acqua contattaci all’indirizzo email: info@mediatecsrl.it o al numero: 0423 614169.

Tubi in poliuretano: scopri le nostre proposte

Tubi in poliuretano

Il poliuretano, ottenuto per via di una poliaddizione tra un poli – isocianato e un poliolo, è un particolare polimero molto versatile che consente di realizzare una vasta gamma di prodotti con proprietà isolanti e svariati impieghi diversi.

Parliamo, quindi, di un materiale molto leggero, resistente agli agenti atmosferici e a alcuni agenti chimici.

È molto leggero, ha una lunga durata nel tempo, è impermeabile, quindi non rigonfia e non subisce aggressioni da parte di muffe o batteri, e presenta una struttura cellulare con un’alta percentuale d’ari nel proprio volume.

Inoltre, è un ottimo isolante acustico e termico, non contiene o rilascia componenti pericolosi ed è totalmente privo di sostanze nocive per l’ozono.

E ancora, è un materiale molto versatile (permette di realizzare forme semplici e complesse), può essere verniciato, è integrabile con altri materiali e può essere riciclato.

Detto questo, vediamo ora alcune delle nostre proposte di tubi in poliuretano.

Tubi in poliuretano: alcune delle nostre proposte

  • Tubo superflex PU plu h;
tubi in poliuretano

Tubo in poliuretano con una spirale in acciaio ramato, usato per aspirazioni e passaggio di polveri, truciolari e materiale abrasivo.

Inoltre, presenta una buona flessibilità e può essere impiegato ad una temperatura tra i – 40° ai + 90°.

  • Tubo superflex PU mr soffietto;
tubi in poliuretano

Tubo in poliuretano dotato di una spirale in acciaio ramato, impiegato per eseguire aspirazioni e passaggio di truciolari, polveri e materiale abrasivo.

Inoltre, presenta un’ottima flessibilità e può essere lavorato ad una temperatura tra i -40° e i +90°.

Se desideri ricevere maggiori informazioni sui nostri tubi in poliuretano contattaci all’indirizzo email: info@mediatecsrl.it o al numero: 0423 614169.

Tubi in plastica per acqua: perché sceglierli

Tubi in plastica per acqua

Ad oggi i tubi in plastica per acqua, rispetto a quelli in metallo, sono probabilmente una delle soluzioni maggiormente impiegate e ricercate, in quanto presentano una serie di benefici quali alta qualità, lunga durata nel tempo e un prezzo molto conveniente, a differenza dei tubi in acciaio o in alluminio.

E, grazie alle loro caratteristiche tecniche uniche, i tubi in plastica per acqua vengono definiti come uno dei materiali più ottimali per quanto riguarda i processi di installazione di sistemi di alimentazione e riscaldamento dell’acqua.

Inoltre, presentano un alto livello di resistenza e durata e un’elevata facilità di installazione.

Detto questo, vediamo nello specifico quali sono gli altri vantaggi dei tubi in plastica per acqua.

Tubi in plastica per acqua: vantaggi

  1. Elevata resistenza alla corrosione: rispetto ai tubi in acciaio e metallo, quelli in plastica non si arrugginiscono e, di conseguenza, non subiscono deterioramento a causa del flusso di acqua.
  2. Non necessitano di una sostituzione: i tubi in plastica, siccome non si deteriorano dall’esposizione all’acqua, non hanno bisogno di una frequente sostituzione, come può accadere per altre tipologie di materiali. E con un corretto funzionamento, possono durare anche per 50 anni circa.
  3. Garantiscono acqua di ottima qualità: come accennato in precedenza, i tubi in plastica non sono soggetti alla ruggine, questo significa che all’interno dell’impianto idraulico l’acqua rimarrà pulita e innocua. Inoltre, l’acqua non si imbatte in alcun ostacolo, come ad esempio depositi di calcio, per cui i tubi forniranno un’ottima e stabile pressione dell’acqua.
  4. Presentano una buona flessibilità: i tubi in plastica per acqua possono essere trovati facilmente nel terreno per via della loro flessibilità, la quale comporta bassi costi per gli scavi e il ripristino del terreno. Inoltre, nel caso di un cambiamento di temperatura, i tubi in plastica sono in grado di espandersi e contrarsi evitando, quindi, la formazione di crepe o spaccature sulla loro superficie.
  5. Facilità di trasporto e installazione: questo per via del loro peso poco elevato.

Per maggiori informazioni contattaci all’indirizzo email: info@mediatecsrl.it o al numero: 0423 614169.

Processo di estrusione materie plastiche

Processo di estrusione materie plastiche

Il processo di estrusione delle materie plastiche è una particolare lavorazione finalizzata alla deformazione della plastica, con lo scopo di produrre pezzi estrusi a sezione costante come ad esempio tubi, barre, lastre, profilati, filamenti per stampanti 3d o film plastici.

Durante il processo di estrusione, le materie plastiche (sotto forma di piccoli granuli) vengono inizialmente fusi tra di loro mediante riscaldamento a specifiche temperature, in seguito vengono modellati e infine subiscono un processo di raffreddamento – consolidamento.

Inoltre, attraverso il processo di estrusione delle materie plastiche si possono lavorare diversi materiali, come ad esempio la gomma, e materiali termoplastici come il PVC, PP, PE, PA, e molti altri.

Processo di estrusione materie plastiche

Vediamo, ora, come avviene nello specifico il processo di estrusione delle materie plastiche.

Il processo di estrusione viene eseguito attraverso un macchinario chiamato estrusore, il quale è progettato per consentire la produzione di prodotti a sezione costante di differente forma e dimensione e in grado di adattarsi a qualsiasi esigenza del cliente.

Il processo si basa sostanzialmente sullo scioglimento del materiale plastico, per poi essere modellato e infine passato attraverso uno stampo a pressione.

Il materiale plastico, in seguito, viene somministrato all’estrusore tramite un dosatore, il quale determina la corretta quantità di materiale da dare al macchinario basandosi sullo spessore del prodotto finale.

Nel momento in cui arriva nella zona di alimentazione (tramoggia) il granulato plastico viene spinto nel macchinario attraverso il movimento di una vita senza fine.

Una volta all’interno, la plastica passerà in un’area di transizione dove si imbatterà in tre fasi, ovvero:

  1. Alta pressione.
  2. Attrito.
  3. Calore (generato da un riscaldatore elettrico).

Per poi essere sciolta e infine malleabile.

In seguito, un cilindro idraulico viene azionato per spingere la plastica fusa all’interno dello stampo, la cui forma varia in base al prodotto che si vuole ottenere. In questo modo, la plastica potrà essere modellata e tagliata su misura.

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Teflon: caratteristiche

teflon caratteristiche

Il Politetrafuoroetilene (PTFE), o meglio conosciuto come Teflon, è un fluoro polimero considerato come una delle materie plastiche più stabili a livello termico. Infatti, fino ad una temperatura di 260° non si rilevano decomposizioni strutturali.

Presenta un basso coefficiente di attrito, elevata resistenza contro gli agenti atmosferici, alto grado di antiadesività, e un’ottima resistenza alle basse e alte temperature.

Inoltre, il Teflon possiede scarse proprietà meccaniche per quanto riguarda trazione e compressione (anche per pesi molto limitati) e viene utilizzato per realizzare guarnizioni.

Teflon: caratteristiche

  • Colore: bianco naturale;
  • Peso specifico: 2,2 kg;
  • Temperatura di utilizzo: -200° +260°;
  • Alta resistenza chimica;
  • Ottima resistenza al calore;
  • Elevate proprietà dielettriche;
  • Massima resistenza ai solventi;
  • Non è infiammabile e non è igroscopico;
  • Basso coefficiente di attrito;
  • Ottime caratteristiche autolubrificanti;
  • Presenta una superficie liscia e antiadesiva;
  • Buona lavorabilità alle macchine utensili;
  • Materiale inerte;
  • Basso coefficiente di trasmissione termica (può essere considerato un isolante termico);

Difetti

  • È un materiale scalfibile;
  • Ha costi e un peso elevati;
  • Presenta un punto di transizione alla temperatura compresa tra i 19° e i 21°, determinato da una modifica della sua struttura cristallina, la quale provoca una variazione del suo volume di circa l’1%.

Settori di applicazione

Date le sue peculiarità, il Teflon può essere impiegato nel settore chimico, farmaceutico, meccanico (dove vengono richieste particolari resistenze ai prodotti chimici, solventi, vapori, antiadesivitàe costanza).

Inoltre, può essere usato senza problemi nel settore alimentare, in quanto (come già accennato) il Teflon è un materiale inerte.

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Fustellatura: significato

fustellatura significato

Nel settore della tipografica esiste un particolare processo in grado di eseguire tagli su materiali sottili e piatti e donargli delle forme molto precise e specifiche.

Stiamo parlando della Fustellatura, una particolare lavorazione (o metodologia di taglio) in grado di realizzare guarnizioni e particolari a disegno.

Lo strumento utilizzato durante questo processo di taglio si chiama fustella, un nastro in acciaio in grado di eseguire un taglio interno o mezzo taglio e realizzare molte tipologie di forme.

Inoltre, esistono 3 tipologie di fustella, ognuna con i propri componenti e piano di lavoro.

Ma prima di parlartene, vediamo quali metodi di taglio esistono oltre alla fustellatura e quali sono i materiali utilizzati.

Metodi di taglio e materiali utilizzati

Oltre alla fustellatura, si possono eseguire altre 2 tipologie di taglio, ovvero:

  • Water jet: un metodo di taglio impiegato per materiali di grande spessore, come ad esempio metalli e fibre composite. Il piano su cui eseguire il taglio può arrivare a un massimo di 4 mt;
  • Plotter: la particolarità di questa metodologia è quella di eseguire tagli veloci e precisi. Durante questo processo, avviene una combinazione tra la lama e la fresa, grazie alla quale è possibile realizzare forme complesse con fori cechi e spigoli vivi.

In questo caso, i materiali che si possono utilizzare sono:

  • Poliuretano;
  • Silicone;
  • Gomma compatta/espansa;
  • Fibre in vetro;
  • Plastica/plastica espansa;
  • Tessuti tecnici;
  • Fibre in carbonio;
  • Feltri;
  • Vetroniti;
  • Esenti amianto;

Tipologie di fustella

Dopo averti spiegato il significato di fustellatura e i metodi di taglio che si possono utilizzare, vediamo ora quali sono i 3 tipi di fustella e come vengono impiegate nella fase di taglio.

  1. Fustella piana (o americana): l’utilizzo di questa fustella avviene su un piano in legno dove vengono montati dei nastri taglienti, e viene usata per tagliare materiali poco resistenti, come la carta. Oltre alla sua funzione di taglio, la fustella piana può anche prevedere dei coordinatori, ovvero dei profili non taglienti in grado di stressare parti di materiale per poi essere piegati.
  2. Fustella rotativa: la fustella viene montata su due cilindri in legno dotati di lame per tagliare il materiale (anche in questo caso parliamo di carta). Tuttavia, a differenza di quella piana, la fustella rotativa è in grado di lavorare superfici molto più voluminose e in minor tempo.  
  3. Fustella forgiata: questa particolare fustella non presenta un piano in legno ma è realizzata totalmente in acciaio. Viene impiegata per eseguire tagli su materiali molto duri, come ad esempio il cuoio, la plastica o altri materiali da un elevato spessore. Inoltre, la fustella forgiata permette di eseguire una fustellatura molto più efficace, in grado di eseguire tagli su materiali più spessi, grazie all’utilizzo di fustellatrici idrauliche.

Isolanti elettrici da noi utilizzati: esempi

isolanti elettrici esempi

Gli isolanti elettrici sono materiali isolanti (elettrici) utilizzati per evitare il passaggio dell’energia all’interno, ad esempio, di impianti elettrici o altri strumenti a conduzione elettrica.

La loro funzione, quindi, è quella di separare gli elementi con tensione opposta ed evitare il passaggio dell’energia.

Oltre agli isolanti elettrici, esiste un’altra tipologia di materiali elettrici, ovvero i conduttori, i quali svolgono la funzione di (lo dice la parola stessa) condurre l’energia attraverso lo strumento utilizzato.

Gli isolanti elettrici, quindi, sono di vitale importanza per evitare che l’energia possa propagarsi oltre il suo limite e impedire eventuali danni o incidenti.

Detto ciò, vediamo ora degli esempi di isolanti elettrici da noi utilizzati:

Isolanti elettrici: esempi

  • Mica: la mica è un materiale con un buon isolamento sia termico che elettrico. Essendo un isolante inorganico ad alta rigidità dielettrica, viene considerato uno dei migliori isolanti elettrici per le macchine elettriche, resistendo molto bene alle temperature.  Tuttavia, non può essere usato per applicazioni dinamiche e non presenta una struttura molto resistente. Viene utilizzato come isolante per trasformatori, dinamo, tubi elettrici, telefoni, elettrodi. (Clicca qui per saperne di più).
  • Vetronite: la vetronite è un materiale composito a base di fibre di vetro molto isolante e resistente e viene impiegato principalmente per realizzare circuiti stampati. È molto leggero, privo di sostanze alogene e possiede un basso livello di tossicità ed emissione di fumi.  Viene utilizzata nel settore della meccanica ed elettrico o come base per schede elettriche (clicca qui per saperne di più).
  • Bachelite: la bachelite è un composito a base di resina fenolica ottenuta da formaldeide e fenolo per sostituzione elettrofila. Viene utilizzata nel campo della meccanica ed energia, ovvero in apparati a bassa tensione, quadri elettrici e supporti. Inoltre, è un ottimo materiale per realizzare boccole, ingranaggi e camme. (Clicca qui per saperne di più).

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Stampaggio poliuretano espanso

stampaggio poliuretano espanso

Lo stampaggio del poliuretano viene definito come un processo di produzione industriale dove viene impiegato un polimero, ottenuto dalla reazione esotermica di due elementi ovvero il poliolo e l’isocianato.

In seguito, i due elementi vengono miscelati in una macchina schiumatrice dove, reagendo, formano una schiuma, la quale viene applicata in uno stampo termoregolato per poi solidificarsi.

Il poliuretano, inoltre, essendo un materiale molto versatile, è molto importante per l’industrializzazione di diverse gamme di prodotti con determinate caratteristiche, in base ai settori di applicazione e ai diversi impieghi.

I settori principali dove viene impiegato il poliuretano sono:

  • Ferroviario;
  • Automotive;
  • Arredamento;
  • Edilizia;
  • Vernici e adesivi;
  • Elettronica professionale e di consumo;
  • Refrigerazione.

Tipologie di poliuretano

Vediamo, ora, quali sono le tipologie di poliuretano, le loro caratteristiche e modalità di impiego:

  1. Poliuretano espanso flessibile: si differenzia per la sua morbidezza, e viene impiegato per materassi e sedili.
  2. Poliuretano integrale: materiale compatto, resistente e usato nel settore automotive, sport e arredamento.
  3. Poliuretano rigido: presenta un alto livello di densità ed è utilizzato come isolante termico e acustico.
  4. Poliuretano semi rigido: elevata resistenza meccanica, usato per carrozzeria, parafanghi e pannelli.

Vantaggi dello stampaggio con poliuretano espanso

Rispetto alle altre tipologie, lo stampaggio con poliuretano espanso presenta alcuni vantaggi, ovvero:

  • Costi minori grazie a tempi di lavoro ridotti e impiego di attrezzature più economiche;
  • Essendo un materiale versatile, è in grado di rispondere alle esigenze dei clienti offrendo varie soluzioni applicative;
  • È in grado di realizzare oggetti di grandi dimensioni dalle forme complesse e particolari, impiegando anche materiali diversi;
  • Consente ai prodotti un ciclo di vita più lungo grazie alle sue caratteristiche meccaniche;
  • È un materiale riciclabile.

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