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Isolante elettrico in fogli

Isolante elettrico in fogli

La qualità delle materie plastiche

Il comparto della lavorazione delle materie plastiche è sovente a servizio di aziende più complesse o che necessitano di prodotti di supporto in gomma o in altri polimeri: forniture di tubi e raccordi per aziende agricole o di raffinazione di prodotti chimici ed idrocarburi, ma anche produzione di semilavorati impiegati, ad esempio, nell’industria automobilistica. Con l’esperienza quotidiana, tuttavia, possiamo apprezzare le eccezionali qualità delle materie plastiche e, tra le tante, la sua proprietà isolante: i cavi di rame dei fili elettrici che percorrono gli immobili civili così come gli stabilimenti industriali, infatti, sono ben custoditi da guaine più o meno spesse di gomma.

Capacità isolante della plastica

Se la mica è uno dei più celebri isolanti elettrici, quelli realizzati con le materie plastiche non hanno di certo minor resa. Al contrario assicurano economicità e versatilità senza compromettere efficienza e sicurezza; e se si aggiunge a ciò anche l’isolamento termico, le prestazioni dei polimeri sono davvero notevoli. Il PVC, ad esempio, se opportunatamente trattato con speciali additivi, è capace di resistere a temperature prossime ai 90° C; la sua capacità autoestinguente, inoltre, lo rende un materiale assolutamente sicuro. Parimenti, il polietilene è impiegabile nella realizzazione di fogli di isolante elettrico.

Isolante elettrico in fogli

Gli impieghi di un isolante elettrico in fogli, siano essi rigidi o flessibili, sono molteplici così come vasti sono i settori produttivi che necessitano di tale prodotto; l’obiettivo comune, tuttavia, è costituito dal risparmio energetico, disperdendo minor quantità di energia ed allungando, di conseguenza, la vita dei macchinari. Motori, generatori, alternatori, circuiti elettronici, infatti, necessitano di un isolamento che non sia sono elettrico, onde poter salvaguardare la sicurezza del dispositivo, ma teso anche all’ottimizzazione della conducibilità termica. Un buon isolante elettrico in fogli rappresenta una eccellente soluzione per macchinari che esigono alte prestazioni sotto alte temperature ed in poco spazio.

La ruota di gomma per antonomasia: il pneumatico

Quando si pensa alle ruote di gomma, il pensiero non può non andare immediatamente ai pneumatici delle automobili, ovvero al copertone, la parte esterna della ruota, quella che è a contatto con il manto stradale e che, anche tramite il battistrada, garantisce l’aderenza del veicolo alla superficie. Il compito principale delle ruote di gomma, infatti, non è solo quello di sostenere la struttura, permettendone un agevole spostamento: caratteristica altrettanto importante, infatti, è la capacità di assorbire le vibrazioni ed al contempo saper resistere agli urti di una superficie che raramente è perfettamente omogenea. Ma le ruote di gomma non trovano applicazione solo nel settore automobilistico ed oggi troviamo tante tipologie diverse montate sotto carrelli, ponteggi o macchinari industriali di grandi dimensioni.

Tipologie di ruote di gomma

Lo sviluppo della ricerca di soluzioni sempre più performanti e che potessero soddisfare le richieste del mercato hanno portato ad una varietà di tipologie delle ruote di gomma ed oggi, accanto ai pneumatici con camera d’aria, si sono affiancati i tubeless. Per ciò che concerne gli NPT, ovvero i Non-Pneumatic Tires, vi sono le ruote in gomma piena e gli autoportanti, che constano di particolari forature per alleggerirne il peso e per permettere una maggiore flessibilità.

Criteri di scelta per le ruote di gomma

Scegliere tra le tante offerte delle ruote di gomma non è semplice: ruote con cuscinetto, orientabili, con fermo, con il disco in acciaio, in materiale termoplastico o in alluminio? Il più opportuno criterio discriminante è senza dubbio la destinazione d’uso: è indispensabile, infatti, valutare il peso che le ruote di gomma dovranno sostenere e le condizioni del suolo al quale dovranno aderire. Naturalmente a tali parametri andranno aggiunti altri fattori, quali la temperatura, l’umidità, la presenza di agenti chimici, la scorrevolezza. Importante, infine, è che le ruote di gomma scelte garantiscano resistenza all’usura e permettano una buona manovrabilità del carrello.

Lavorazione dei materiali plastici: una panoramica generale

Che cos’è la lavorazione dei materiali plastici?

La lavorazione dei materiali plastici comprende tutte quelle procedure che vengono attuate per trasformare la materia prima in un prodotto finito. La lavorazione delle materie plastiche consente di ottenere un semplice campione, da utilizzare poi come modello, o un intero lotto di articoli, anche in grandi quantità. In base alle specifiche richieste avanzate dal cliente, i materiali plastici vengono lavorati in maniera diversa. Facendo riferimento a un’azienda leader nel settore, è possibile ottenere un prodotto lavorato e personalizzato sotto ogni punto di vista, dalla durezza al colore.

Quali sono le tipologie di lavorazione dei materiali plastici?

Le tipologie di lavorazione dei materiali plastici variano in base al materiale stesso. La lavorazioni a disegno, che si basano sul progetto fornito dal cliente, possono essere prese in considerazione per vari materiali plastici; tra le lavorazioni più comuni, è possibile citare il taglio, la foratura, la fresatura, la dentatura, la tornitura, la piegatura, la filettatura e la spianatura. Per quanto riguarda la gomma compatta, al tempo stesso, è possibile analizzare le procedure di stampaggio, incollaggio e fustellatura. La fustellatura, insieme alla tranciatura e al taglio ad acqua, può essere effettuata con mescole di gomma normale, telata e nitrilica, neoprene, silicone e poliuretano. L’incollaggio può avvenire a freddo o tramite vulcanizzazione; lo stampaggio, infine, viene eseguito tramite iniezione, transfer o compressione: i vari tipi di mescole, in questo caso, possono differire per la durezza, per il colore per altre caratteristiche.

Come vengono utilizzati i materiali plastici?

I materiali plastici, opportunamente lavorati, vengono utilizzati in tanti settori diversi, da quello alimentare a quello chimico, da quello petrolifero a quello idraulico. Le tecniche di lavorazione dei materiali plastici, perciò, variano in maniera sensibile in base alla destinazione d’uso e al contesto di riferimento.

I materiali plastici isolanti

I tanti usi dei materiali plastici

Nel novero dei tantissimi impieghi in cui sono coinvolti i materiali plastici non si può dimenticare il campo degli isolanti. Un settore industriale dalle esigenze particolari.

Materiali plastici isolanti

I materiali plastici isolanti possiedono caratteristiche diverse che li rendono adatti ai vari usi richiesti dall’industria.  

La carta bachelizzata, per esempio, viene utilizzata nel settore elettrico, dove si impiega nella costruzione di quadri elettrici, supporti e apparati funzionanti in bassa tensione.

Nella tela bachelite tessuti di puro cotone e resina fenolica (la bachelite vera e propria) vengono sovrapposti a strati. Il numero di fili presenti per ogni centimetro quadro influisce sulle diverse caratteristiche finali e sulle resistenze meccaniche del composto ottenuto. Le sue applicazioni pratiche sono simili a quelle della carta bachelizzata usata nel campo elettrico.

Un altro isolante molto utilizzato è la mica: il suo impiego principale è nel campo degli isolanti elettrici. Grazie alla sua resistenza alle alte temperature entra a far parte dei componenti di tubi elettrici, telefoni, trasformatori, dinamo ed elettrodi. Inoltre, la polvere di mica, meglio conosciuta con il termine tecnico di mica continua, viene utilizzata come isolante elettrico resistente alle alte temperature nella costruzione di grosse macchine come i grandi generatori sincroni.

La vetronite viene impiegata come isolante negli elettrodomestici e negli elettroutensili. Dato il suo alto potere isolante è ampiamente utilizzata nella realizzazione dei circuiti stampati. Trova anche applicazione nello stampaggio, dove funge da isolante tra lo stampo e il piano pressa.

I superpolimeri

Alcuni superpolimeri possiedono ottime doti di isolamento. Il PPSU, per esempio, grazie alle sue proprietà isolanti e dielettriche viene utilizzato nella fabbricazione di bobine, isolatori e circuiti.

Anche il PEEK è dotato di buone capacità isolanti e dielettriche.

Il Techtron HPV PPS è impiegato dall’industria elettrica per la fabbricazione di portaspazzole e isolatori ad alta temperatura.

I semilavorati in plastica

Il semilavorato

Il termine semilavorato indica un prodotto che necessita di ulteriori lavorazioni per diventare un prodotto finale. In pratica, il semilavorato non è altro che un prodotto destinato ad una successiva lavorazione.

I semilavorati in plastica

I semilavorati in plastica prodotti dalla Mediatec Srl si possono distinguere in tecnopolimeri, superpolimeri, isolanti elettrici e lastre trasparenti. I tecnopolimeri sono polimeri che possiedono caratteristiche fisico-meccaniche tali da proporli come sostituti dei metalli. Ne esistono di adatti all’industria alimentare contenenti un additivo rintracciabile dai metaldetector. Altri sono specifici per usi in cui siano necessarie la stabilità dimensionale e un coefficiente d’attrito molto basso. Alcuni, invece, sono altamente resistenti all’usura e hanno comportamento ottimale quando operano in presenza di alta pressione e velocità moderata. Altri uniscono a queste caratteristiche l’autolubrificazione.

I superpolimeri sono l’evoluzione dei tecnopolimeri dei quali possiedono le caratteristiche, ma in quantità maggiori. Per esempio, possono essere più rigidi, avere una maggiore resistenza meccanica anche ad elevatissime temperature pur mantenendo la stabilità dimensionale o essere resistenti alle radiazioni gamma. Oppure possedere elevatissime proprietà dielettriche.

Gli isolanti elettrici sono materiali che possiedono ottime caratteristiche isolanti e dielettriche, alcuni sono anche autoestinguenti.

Le lastre trasparenti, come dice il nome, raggruppano tutti quei prodotti che in qualche modo sostituiscono il vetro, quando il suo impiego non è possibile per via della sua fragilità o quando è necessaria la presenza di un materiale che non sia rigido. Oppure quando serve un materiale con ottime doti di resistenza agli urti. Anche la resistenza allo scasso è una dote di alcune lastre trasparenti.

I diversi utilizzi

I tecnopolimeri trovano applicazione nel packaging alimentare e nell’industria meccanica. Anche gli impianti di funivia adottano questi materiali.

I superpolimeri trovano posto anche nell’industria meccanica, oltre che in quella elettrica, in quella aerospaziale in quella chimica e nucleare.

Gli isolanti elettrici vengono impiegati nel settore elettrico e meccanico.

Un approfondimento sulla lavorazione materie plastiche Treviso

Lavorazione di materie plastiche: le principali tipologie

Le materie plastiche vengono lavorare per realizzare gli articoli più disparati, dalle lastre in gomma ai prodotti in poliuretano. Tra le applicazioni di materie plastiche, si possono citare gli articoli in gomma compatta,  i tubi in gomma, PVC o poliuretano, le fascette e i collari stringitubo, gli antivibranti in gomma, i piedini d’appoggio e le ruote per i carrelli. La varietà di prodotti a disposizione testimonia l’utilità e la versatilità dei materiali plastici: gli articoli in plastica, nello specifico, resistono alle alte temperature, insonorizzano gli ambienti e svolgono altre funzioni che possono essere sfruttate negli ambiti più disparati.

In quali settori vengono impiegate le materie plastiche?

L’ampia scelta di prodotti realizzati con materie plastiche consente di utilizzare questi articoli in tanti settori diversi. Dai tubi per l’aspirazione ai materiali insonorizzanti, sono diverse le soluzioni che possono essere prese in considerazione. In ambito industriale i materiali plastici rappresentano una risorsa indispensabile; queste materie prime, ad esempio, vengono utilizzate per completare i primi equipaggiamenti e per effettuare la manutenzione degli impianti. Le innumerevoli applicazioni, infatti, rendono la plastica un materiale conveniente sotto molteplici punti di vista: resistenti, durevoli ed economiche, le materie plastiche riescono a soddisfare e superare qualsiasi aspettativa.

Lavorazione materie plastiche Treviso

Mediatec Srl è un’azienda veneta con anni di esperienza nel campo della lavorazione materie plastiche Treviso. Grazie a un team di professionisti e a una continua ricerca nel settore delle tecnologie industriali, l’azienda rinnova costantemente il suo catalogo di articoli in gomma e plastica. L’ampia gamma di prodotti disponibili per l’acquisto consente a tutti i clienti di scegliere sempre la soluzione più innovativa e più adatta alle proprie esigenze. Mediatec Srl assicura la massima puntualità e professionalità: chi fa riferimento a questa azienda, perciò, ha la certezza di portare a termine il progetto in tempi brevi e senza inconvenienti

Introduzione alla lavorazione materiale plastico

Tipologie di plastica

La lavorazione materiale plastico rappresenta un settore estremamente importante, dal momento che con la plastica si producono un gran numero di oggetti, utensili e strumenti, utilizzati nella vita di tutti i giorni. A seconda delle caratteristiche che possiedono i materiali plastici si dividono in: termoplastici, termoindurenti, elastomeri, resine, gomme e fibre. Per quanto riguarda invece la composizione chimica, i materiali plastici si possono suddividere in: polietilene (PE), polipropilene (PP), polistirolo (PS), polietilentereftalato (PET), cloruro di polivinile (PVC). Ognuna delle tipologie elencate viene utilizzata in modi differenti.

Lavorazione materiale plastico: i processi

I materiali plastici possono essere sottoposti a diversi processi di lavorazione. Nello stampaggio per compressione i materiali (generalmente termoindurenti) il polimero è presente sotto forma di pastiglie o polvere. Esso viene compresso per dar vita al processo di reticolatura. Nello stampaggio a iniezione, invece, i materiali vengono iniettati direttamente all’interno di stampi, mentre nello stampo per trasferimento la reticolatura avviene in una fase successiva alla compressione all’interno di stampi chiusi. L’estrusione in bolla, ottenuta mediante una filiera circolare in posizione occidentale, viene in genere usata per produrre il film termoretraibile. Infine i materiali plastici possono essere sottoposti a termoforatura, soffiaggio e pultrusione.

Utilizzi e impieghi

Ma quali sono nello specifico i modi in cui vengono usati i materiali plastici? Il polietilene viene utilizzato per realizzare bottiglie attraverso la soffiatura, cassette, nastri adesivi e anche i classici sacchetti della spazzatura. Il prolipropilene viene usato per realizzare contenitori di detersivi, prodotti per l’igiene e flaconcini. Il PVC è utilizzato invece per la produzione di pellicole isolanti, utilizzate anche all’interno degli infissi e anche per la realizzazione di tubi. Il PET risulta essere particolarmente importante per la creazione delle fibre sintetiche, ma anche per le bottiglie d’acqua minerale. Infine, di polistirolo sono fatti i tappi, i piatti, le posate e anche le vaschette per alimenti.